Esce dal carcere, ma non effettua gli arresti domiciliari: il curioso caso che vede come protagonista il boss. Non sono assolutamente mancate le polemiche a riguardo
Nonostante sia stato fatto uscire dal carcere avrebbe dovuto continuare a scontare la sua pena agli arresti domiciliari. Con tanto di braccialetto elettronico. Se non fosse per il fatto che non ha una abitazione per poterlo fare. Anche perché, il luogo dove è stato riaccompagnato, non è neanche la sua di abitazione. Neanche un regolare assegnatario. Ci troviamo a Roma e l’alloggio si trova a Tor Bella Monaca. Questa è la vicenda che vede come protagonista Pasquale Moccia. Per quest’ultimo si sono aperte nuovamente le porte del carcere penitenziario. Questo è quello che ha stabilito direttamente il giudice della I sezione penale del tribunale di Roma.
Nella giornata di lunedì è stato comunicato il deposito dell’ordinanza. Con questa è stato disposto il ripristino della misura cautelare in carcere. Facciamo chiarezza: poco più di una settimana fa, precisamente il 2 maggio, l’uomo viene scarcerato da Regina Coeli. L’autorità giudiziaria ha dato il “via libera” per proseguire i domiciliari con controllo elettronico. Viene accompagnato in via dell’Archeologia 90, appartamento al secondo piano ma di proprietà del Comune di Roma. Assegnato, tra l’altro, ad una donna romana. Residente a questo indirizzo, ma trasferitasi lo scorso 14 marzo ad Aprilia.
Roma, la vicenda di Pasquale Moccia: esce dal carcere ma saltano i domiciliari
La signora non ha alcun vincolo parentale con Moccia. Quindi, automaticamente, l’uomo non ha alcun titolo ad utilizzare l’appartamento. La domanda, ovviamente, sorge spontanea: per quale motivo è stato riportato lì? L’immobile era occupato abusivamente. L’uomo venne arrestato il 28 dicembre dello scorso anno. Dal ’92 risultava che ci vivesse con una donna (residente a via Ferla). A dire il vero l’uomo una casa l’avrebbe pure. Secondo quanto riportato da “Aequaroma” né lui né la sua convivente hanno titolo ad usare l’appartamento di via dell’Archeologia 90. L’uomo risulta residente in via dell’Archeologia 126 scala E interno 3. Sempre nella sua stessa situazione si trovano altre due persone.
Le stesse che sono state arrestate proprio con Moccia lo scorso dicembre. Fermati per il “raid” commesso in un bar della zona tra il 22 ed il 23 ottobre del 2022. Ad essere colpito il locale “Sicilia In” a via Ferdinando Quaglia. Ad avere la peggio due tunisini presi a botte. Vennero sparati anche alcuni colpi di pistola in aria. In quella spedizione (oltre a Moccia) erano presenti anche i fratelli Cristian e Danilo Rosati. A capo di tutto questo il fratello di Pasquale, Gaetano Moccia. Ad incastrarlo le videocamere. Nel blitz i carabinieri arrestarono sei persone. Il giudice Albina Fiordalisi ha rimandato in carcere i fratelli Rosati. Entrambi non hanno titolo per poter occupare le loro case.