La ministra per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’. Al noto quotidiano si è soffermata parlando di molti argomenti
Non tendono assolutamente a placarsi le proteste da parte degli studenti italiani che piazzano le tende dinanzi alle loro università. Una manifestazione che, con il passare del tempo, si sta allargando sempre di più in tutto il Paese. In merito a questa situazione è intervenuto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha puntato il dito contro le città governate dal centrosinistra: “Il problema del caro affitti è grave, ma tocca loro“. Una critica che non è assolutamente passata inosservata. Anzi, chi non è assolutamente d’accordo a queste dichiarazioni è Anna Maria Bernini.
L’attuale ministra dell’Università e della Ricerca ha voluto ribadire il proprio pensiero in merito ad una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’. Al noto quotidiano ha fatto sapere di non condividere affatto la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali. Facendo presente che il suo pensiero è decisamente un altro. Uno scambio di accuse che non finisce mai. L’ultima arriva direttamente dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schelin: quest’ultima ha voluto puntare il dito contro il governo. La risposta non si è fatta attendere: “Se stanziare quasi 1 miliardo per il diritto allo studio è un errore allora me ne assumo la responsabilità“.
Bernini allontana le polemiche: “Noi rispondiamo con i fatti”

Alle critiche, fa sapere la Bernini, sono pronti a rispondere con i fatti. Sulle parole rilasciate da Valditara non ha dubbi: “Ognuno esprime le proprie opinioni, ma il mio pensiero non lo cambio. La mia stella polare sono gli studenti”. Sulle polemiche che si sono andate a creare nel corso di questi ultimi giorni fa sapere: “C’è chi tende a fare campagna elettorale con e sulle tende degli studenti, e chi risolve il problema. Questo governo, ad appena un mese dall’insediamento, ha stanziato quasi 1 miliardo di euro sul diritto allo studio: 500 milioni per le borse di studio e 400 per nuovi posti letto”.
Accuse pesanti arrivano direttamente dall’Unione degli Universitari. Gli stessi che contestano che si siano persi almeno la metà dei fondi del Pnrr per una mancata programmazione ed il 70% di quelli finanziati. La Bernini non ci sta e replica: “Non è così. Il Miur è una amministrazione virtuosa. Abbiamo raggiunto prima del tempo il target Pnrr di dicembre 2022 assegnando i 7.500 posti letto previsti. Ora lavoriamo per il totale dei 52.500 posti letto“. Sulle mancate certezze sulla copertura delle borse di studio aggiunge: “La risposta è nelle risorse stanziate. Le borse di studio sono state adeguate al caro vita“.