Otto attivisti ed attiviste hanno effettuato un flashmob contro l’attore e politico Luca Barbareschi. Le immagini sono diventate, in un attimo, virali nel web [FOTO]
Le ultime affermazioni rilasciate da Luca Barbareschi hanno fatto infuriare più di qualcuno. Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica” l’attore, presentatore e politico italiano aveva negato la legittimità alle parole da parte di chi denuncia molestie e stupri. Parole che non sono assolutamente passate inosservate e che hanno scatenato non poche polemiche. Tanto è vero che un gruppo di attivisti ed attiviste si è riunito fuori al teatro ‘Eliseo‘ di Roma per manifestare contro le sue dichiarazioni.
“Lo stupro non è un Barba trucco“, un gioco di parole. Uno slogan presentato proprio dagli attivisti che, in solidarietà con Amleta (associazione di contrasto alla disparità e alla violenza di genere nel mondo dello spettacolo), hanno voluto ribadire il proprio pensiero contrastando quello dell’attore. Il nativo di Montevideo è stato accusato di maschilismo e di essere favorevole alla cultura dello stupro. “Le sue sono parole inaccettabili” fanno sapere direttamente dall’esterno del teatro romano.
Roma, proteste delle attiviste contro Barbareschi [FOTO]
Il perché di questa protesta dinanzi all’Eliseo? Proprio perché in quel teatro l’attore è stato direttore artistico. Tanto è vero che hanno deciso di culminare il tutto con il gesto di spogliarsi nudi dalla vita in giù. Dal Campo innocente fanno sapere: “La realtà che noi viviamo è un’altra: chi denuncia si espone e rischia di non lavorare, il settore culturale subisce tagli sistematici che penalizzano le esperienze più fragili e indipendenti, non esiste alcuna forma di reddito per i/le lavorat* precarix della cultura e dello spettacolo“.
Flashmob contro l’attore e politico Luca Barbareschi pic.twitter.com/j7w1NQFXn4
— linomedici (@linomedici1) May 11, 2023
Queste sono le parole dell’attore che hanno fatto infuriare un bel po’ di persone: “Non ho mai avuto bisogno di trucchi per sco****. Ma mi è capitato di dire “Amore, chiudi le gambe, interessante ma ora parliamo di lavoro“. Dal Campo Innocente fanno sapere: “Sono parole inaccettabili le sue. A pronunciarle è un ex direttore artistico che ha fatto fallire, mandato in liquidazione, e chiuso l’Eliseo. Licenziando 21 lavoratori, nonostante gli ingenti finanziamenti pubblici ricevuti da Comune, Regione e Ministero“.