L’ex presidente della Camera, Roberto Fico, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica” dove si è soffermato su vari argomenti importanti
Nella giornata di ieri era presente a Sarzana. Oggi a Novi Ligure e Pianezza. Mentre domani sarà il turno di Ivrea e Orbassano. Un importante tour quello che effettuerà Roberto Fico. L’ex presidente della Camera è pronto ad intervenire nelle iniziative elettorali da parte del Movimento 5 Stelle. Nel pomeriggio di ieri, infatti, ha sostenuto Federica Giorgi a sindaca di Sarzana. Il politico ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica‘ dove si è voluto soffermare su alcuni argomenti molto importanti. In primis ci ha tenuto ad allontanare le critiche sulla questione dei territori.
Su questo ci ha tenuto a ribadire che le alleanze si costruiscono lavorando proprio su di loro. L’importante è coinvolgere dei temi politici. Ci tiene a sottolineare che le cose, in questo ambito, devono essere fatte con tutta la calma di questo mondo. Proprio come stanno facendo in Liguria e che, si augura, si faccia lo stesso dalla Lombardia fino ad arrivare al Molise. Sull’effetto Schlein fa chiarezza: “Paura? Non bisogna averne di niente. Il M5S deve fare quello che sa fare meglio. Bisogna proseguire sulla nostra strada, quella che va da salario minimo fino ad arrivare alla transizione ecologica“.
Fico punzecchia la Francia: “Critiche da rispedire al mittente“

Si è soffermato anche sulla questione dei migranti. In particolar modo dalle critiche piovute dall’estero (Francia) nei confronti del governo targato Giorgia Meloni. Non sono mancate le accuse alla premier ed alla sua squadra per come sta gestendo la situazione. Su questo argomento è stato molto chiaro: “Diciamo che puntare il dito contro il governo è il compito delle opposizioni italiane. Quello che ha fatto la Francia non mi ha fatto per nulla piacere. Sono critiche che devono essere rispedite al mittente“.
Poi una critica alla premier: “Il governo ha dichiarato l’emergenza e depotenziato la protezione speciale per chi arriva nel nostro Paese. Sono norme che aggravano, Cutro ne è il simbolo”. In conclusione gli è stato chiesto il perché abbia dato del “disumano” al governo Meloni: “E’ andato a colpire chi è in difficoltà. Se si facesse lo stesso contro corrotti e corruzioni avremmo a disposizione molti più soldi tagliati dal Rdc“.