Ora la Francia cambia completamente idea e “scarica” il presidente Emmanuel Macron: “promozione”, invece per la premier Giorgia Meloni per la questione che riguarda gli immigrati
Non è affatto la prima volta che la Francia regali questi colpi di scena. In questo caso, però, è stato del tutto inaspettato. Dopo le accuse pesanti gettate nei confronti del governo italiano (quelle degli ultimi giorni) pare che adesso qualcuno stia iniziando a fare qualche conto. Ragionando sul fatto che il pensiero della Meloni, per quanto riguarda gli immigranti, non è del tutto così sbagliato. La conferma arriva direttamente dal presidente del gruppo ‘Les Républicans in Assemblée‘. Dichiarazioni che sono state riportate dall’emittente televisiva “BfmTv“. Senza dimenticare anche i quotidiani locali (da Libé fino ad arrivare a Le Figaro) che non sono stati da meno.
Una legge che non è stata mai presentata del tutto e che è stata rivista, abbozzata, cancellata e ritirata. Insomma, dito puntato dai francesi contro gli stessi membri del governo. Un po’ come a dire: “Guardiamo i nostri guai piuttosto che quelli dell’Italia“. Olivier Marleix, leader dei neogollisti in aula, fa sapere che sull’immigrazione la Meloni è molto più ingamba rispetto a Gerald Darmanin. Stesso discorso vale anche per Eric Ciotti che boccia il ministro dell’Interno francese e la sua squadra. Accuse pesanti visto che si parla di incapacità, disumanità e molto altro ancora. Aggiungendo anche che la Germania è pronta a collaborare con Roma per la politica sui migranti.
I cittadini francesi (ed anche il resto degli altri Paesi) si sta chiedendo seriamente che intenzioni abbia Parigi con la questione dei migranti. Più di qualche settimana fa la premier Elisabeth Borne spiegava che non c’era una maggioranza per votare un testo del genere. Tanto da rimandare la legge nel prossimo autunno. Per molti l’obiettivo è quello di spostare una emergenza ad un’altra. Ovvero passare dalle pensioni fino ad un altro problema. Pochi giorni fa, invece, è stato chiesto al ministro Darmanin di guidare consultazioni proprio sul tema migranti.
Risultato? Risposte poco convincenti. Anzi, nulle. Un problema non da poco per il presidente Macron che è costretto a correre ai ripari. Nel frattempo Roma non si ferma e cerca collaborazioni anche in Africa. Anche se serviranno anni, proprio come confermato dalla stessa premier. Nel frattempo le elezioni europee si avvicinano sempre di più e Macron è decisamente a “rischio”.