Recensione a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. “Leonardo” racconta la vita di un gigante della storia passata attraverso il suo essere bambino. Scritto da Savini, edito da Bertoni Editore.
Raccontare la vita di un gigante della storia passata attraverso il suo essere bambino. E’ lo scopo del libro “Leonardo” edito dalla Bertoni Editore, in vendita dal 2019 a 12.50 euro. Autrice è la scrittrice Claudia Savini – insegnante elementare mamma di due figli ormai grandi – che vive a Foligno in provincia di Perugia. L’esperienza scolastica e quella di educatrice scout le hanno consentito di costruire una profonda e preziosa relazione con il mondo dei bambini e dei ragazzi che, a differenza di quello che a volte pensano i grandi, sono capaci di stupire e donare molto più di quello che si immagina. Quella di Leonardo è la storia di un genio che lo stesso protagonista racconta partendo dal nome che gli viene dato. Di lui ci si racconta che ama disegnare, si fa mille domande e che i nonni lo rimproverano spesso. E ha qualche problemino… con la scrittura.
Da questi primi passi i ragazzi possono scoprire la eccezionale figura di Leonardo da Vinci che, come nessuno, ha incarnato le passioni e le pulsioni che hanno reso grande il Rinascimento.
È difficile associare a questo personaggio una sola professione: è stato pittore, scienziato, ingegnere, architetto, scultore, disegnatore, progettista e molto altro ancora, fornendo alla società dei suoi tempi e ai posteri un contributo enorme in termini di arte ed invenzioni. Molte delle intuizioni di Leonardo da Vinci, alcune rimaste solo su carta, anticipano di molto i tempi e forniscono importanti linee guida per gli sviluppi successivi. Nonostante permanga nella memoria culturale soprattutto per i suoi dipinti come la Gioconda, la Vergine delle Rocce e l’Ultima cena, è utile ricordare come le sue invenzioni abbiano lasciato un segno radicale nella storia occidentale e non solo.
Nato nel 1452 a Vinci, un paesino della Toscana, vicino a Firenze, Leonardo ha sviluppato fin da giovanissimo l’amore per la pittura, venendo ammesso a lavorare nella bottega del famoso artista Andrea del Verrocchio dal quale impara i rudimenti della pittura. Ben presto personaggi illustri – tra questi Ludovico il Moro, signore di Milano – si accorsero del talento del giovane apprendista tanto da volerlo alla propria corte. Tra tutti, importantissima la figura di Cesare Borgia, figlio del Papa Alessandro VI, che fu il più importante protettore del genio toscano.
Un regalo di qualità, unico e fantasioso, destinato a tutti gli amanti della storia della cultura e dell’arte.