Il presidente del club partenopeo si è concesso a un’intervista rilasciata al direttore del quotidiano La Repubblica
Il presidente del Napoli campione d’Italia, Aurelio De Laurentiis, ha inviato un messaggio al ministro dell’Istruzione Valditara, chiedendo di mettere in campo azioni concrete per i ragazzi “che non sono tutelati da un’attività genitoriale corretta, un po’ per convenienza, un po’ per ignoranza“. Lo ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata al direttore del quotidiano La Repubblica, Maurizio Molinari, suggerendo l’idea di organizzare lezioni di calcio in classe: “Dove lo Spalletti o l’Ancelotti della situazione comincia a raccontare agli studenti, dalle elementari alle superiori, che cos’è una partita, che cosa significa un modulo, quali sono i ruoli dei giocatori“.
Secondo il presidente del Napoli, “basterebbe prendere l’ultima finale mondiale, Argentina-Francia, e vivisezionarla per raccontare che cos’è un 4-4-2 o un 4-3-3, che differenza c’è fra un attaccante centrale o una seconda punta, fra una difesa a 3 e una a 4. Questo farebbe riavvicinare i giovanissimi al calcio: diventerebbero alla fine tutti dei super-esperti e potrebbero far finta di essere loro gli allenatori o i commentatori, divertiti e divertenti, di qualunque trasmissione virtuale di una partita“. De Laurentiis ha inoltre evidenziato i problemi degli stadi italiani, che secondo lui sono obsoleti e non offrono un’esperienza adeguata ai tifosi.
Il presidente del Napoli ritiene che dovrebbero essere considerati luoghi “comunitari“, dove le famiglie possano divertirsi e mangiare durante la partita. Il patron ha persino proposto di celebrare matrimoni e prime comunioni nello stadio, come avvenuto durante il ritiro del Napoli a Dimaro: “Magari la Chiesa si potrebbe inquietare, ma basterebbe montare un altare benedetto, noi lo abbiamo fatto in ritiro a Dimaro: quante volte è venuto il cardinale Sepe a officiare la messa e nessuno si è mai scandalizzato? Il campo di calcio è sottostimato e sottoutilizzato, potrebbe produrre dei benefici sul fatturato“.
Il presidente del Napoli ha anche affrontato la questione della pirateria, che ha causato una significativa riduzione del numero di abbonati alle trasmissioni televisive del calcio italiano. De Laurentiis ha chiesto alla politica di adottare una nuova legge al riguardo, senza condizionamenti da parte dei grandi gruppi. Ha anche espresso il suo disappunto nei confronti della “legge Melandri” per lo sport, affermando che ha avuto un impatto negativo sul calcio italiano, in particolare sulle grandi squadre come Inter, Juventus, Milan e Roma, che “non ce la fanno con i bilanci“. Infine, De Laurentiis ha chiesto alla premier Giorgia Meloni di “sedersi con noi cinque minuti e di liberalizzare il modello per poter ottenere un fatturato che renda tutti felici e competitivi, senza debiti“.