Natalità, Roccella lancia frecciatina alla sinistra: “Dimenticano le famiglie”

La ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella, ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘Il Giornale’ dove si è soffermata su vari argomenti. In primis quello della Natalità

Intervista al 'Giornale'
La ministra per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella (Ansa Foto) Notizie.com

Uno degli argomenti principali dell’ultimo periodo non può essere quello che riguarda la Natalità. Tanto è vero che, nelle prime ore del mattino, c’è stato un importante incontro che ha visto come protagonisti la premier Giorgia Meloni e Papa Francesco. Sul filo di questo discorso ha voluto dire la sua anche Eugenia Maria Roccella. L’attuale ministra per le pari opportunità e la famiglia ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Giornale“. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Alla natalità abbiamo dedicato il nome di un ministero ed anche interventi concreti, risorse importanti e una visione strategica. Ricordando che il fattore economico è importante, ma anche quello culturale”.

Poi si è soffermata sul tema riguardante l’inverno demografico. Su questo è stata molto cauta: “Stiamo difendendo l’assegno unico in Europa. In questo momento c’è una procedura di infrazione. Lo abbiamo aumentato in modo sensibile, in particolar modo per le famiglie numerose”. Sul quoziente familiare aggiunge: “Più che altro mi soffermerei sul criterio familiare. Tanto è vero che lo stiamo già adottando. Soprattutto sulla delega fiscale agli incentivi alle imprese, dai bonus bollette al nuovo assegno di inclusione. Il nostro obiettivo è quello di dare un segnale importante, soprattutto con la riforma del fisco“.

Natalità, Roccella: “In Italia non c’è un clima favorevole…

Intervista al 'Giornale'
La ministra per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella (Ansa Foto) Notizie.com

Uno degli altri obiettivi del governo Meloni non può che essere quello dell’aumento delle nascite. Nel corso dell’intervista ci tiene a ribadire che non sono dei dirigisti e non optano per i piani quinquennali. Anche perché ha precisato tre fattori fondamentali: il primo è che nel nostro Paese non c’è un clima favorevole alla natalità, che le famiglie sono state bistrattate ed infine sulle donne che vorrebbero fare figli ma non lo fanno perché il sistema non glielo permette. L’obiettivo è chiaro: “Vogliamo agire su tutti e tre questi fronti con lo scopo di invertire la tendenza”.

Anche se, a quanto pare, qualcuno dall’opposizione non è affatto d’accordo. In particolar modo Partito democratico. Il partito di Elly Schlein, infatti, continua a sostenere che il decreto lavoro aumenta la precarietà ed, allo stesso tempo, impedisce ai giovani di pensare al futuro e di costruire una famiglia. La risposta della ministra non si è fatta attendere: “Quello che loro scambiano per precarietà è la possibilità per un ragazzo di avere un contratto più lungo di prima. Noi lo abbiamo favorito con le assunzioni a tempo indeterminato”.

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