Lite finisce a coltellate, morto 17enne: spuntano le prime ipotesi

Una violenta lite è terminata nella peggior maniera possibile. Un ragazzo di 17 anni è morto accoltellato, nel frattempo spuntano le prime ipotesi da parte dei carabinieri

17enne ucciso in provincia di Treviso
Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Una coltellata, al ventre, è stata fatale per un ragazzo di 17 anni. Una volta accasciatosi a terra non si è più rialzato. Uno shock per l’intera comunità che piange la morte del minorenne. Ci troviamo a Maserada sul Piave (in provincia di Treviso). Per Aymen Adda Benameur non c’è stato nulla da fare. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che il tutto sia avvenuto nel pomeriggio di ieri (poco dopo le 17), giovedì 11 maggio. Una lite tra ragazzi che è terminata nella peggiore maniera possibile. Fino a quando non è spuntato un coltello che ha ucciso il minorenne. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le prime indagini. Anche il personale sanitario che non ha potuto fare altro che constatare il decesso da parte della vittima.

I militari dell’arma. poco dopo l’omicidio, hanno fermato i presunti responsabili. Si tratta di due minorenni e di un maggiorenne. A quanto pare stavano tentando di nascondersi nel giardino dell’hotel ristorante “Dotto“. A pochi metri dal luogo del delitto. Subito sono stati portati in caserma dove sono stati interrogati dal magistrato di turno, il pm Davide Romanelli. La sera, però, la svolta con lo stato di fermo del presunto killer. I fatti si sono verificati sul prato dietro la chiesa situata in via Primo Maggio. Dalle parole, uno di loro, è passato ai fatti facendo spuntare un coltello che ha colpito Aymen. I tre ragazzi scappano, ma vengono poco dopo individuati dai carabinieri che li portano in caserma per l’interrogatorio di rito.

Treviso, 17enne ucciso a coltellate: possibile svolta nelle indagini

17enne ucciso in provincia di Treviso
Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Resta, però, ancora da capire il movente del delitto. I militati dell’arma stanno studiando tutte le ipotesi. Anche se, la pista principale, porta a quella della droga. Un conto che non sarebbe stato saldato. Anche se, come riportato in precedenza, si tratta solamente di ipotesi del momento. Oltre alle dichiarazioni dei tre ci sarebbero anche le immagini di videosorveglianza della zona che avrebbero ripreso il tutto. L’arma del delitto è stata recuperata e, successivamente, sottoposta a perizia.

I genitori, dopo aver ricevuto la terribile notizia, sono arrivati sul posto. Una tragedia che li ha colpiti. Vivono non poco distante da dove sono accaduti i fatti (in via Don Minzoni). La madre non ha la forza per parlare, a differenza del padre che con un po’ di coraggio riesce a trovare qualche parola: “Era un bravo ragazzo. Sempre sorridente, non aveva problemi. Non beveva. Non so chi è stato. Oggi mi ha detto esco un po’. Io ero a letto e poi mi hanno chiamato“.

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