Dopo l’inaspettata sconfitta con lo Spezia, Pioli e giocatori hanno avuto una lunga conversazione con la tifoseria sotto la curva.
Con la sconfitta contro lo Spezia, il Milan di Stefano Pioli riceva l’ennesima doccia fredda di una stagione a dir poco bipolare. Dopo il severo ko del derby in semifinale di Champions, i rossoneri sembrano riversare in campo tutte le conseguenze psicologiche della sconfitta contro i cugini e quelle fisiche dei numerosi infortuni subiti nelle ultime settimane. Alla luce di questa sorprendente sconfitta, abbiamo assistito a una scena piuttosto inusuale, che ha visto come protagonisti la squadra, Pioli e uno dei capi della tifoseria rossonera. Difatti, pochi secondi dopo il triplice fischio, Pioli e giocatori si sono incamminati verso la tifoseria, iniziando un colloquio di ben due minuti.
L’atteggiamento del tecnico emiliano davanti allo sfogo dei tifosi è stato, come sempre, di invidiabile umiltà: Pioli è rimasto per quasi due minuti ad ascoltare annuendo, senza controbattere nel tentativo di difendere il proprio orgoglio ferito. Pare che il confronto sia avvenuto nel totale rispetto di entrambe le parti, anche grazie ai toni utilizzati dal capo ultrà, che avrebbe impostato il proprio discorso più sull’incoraggiamento che sulla rabbiosa critica alla squadra.
A confermare tale impressione è arrivato direttamente Stefano Pioli ai microfoni di Sky: “Ci hanno spronato e stimolato per dare tutti il massimo. Questa sconfitta ci complica il futuro in campionato, per questo martedì dobbiamo fare una grandissima partita e cercare una pur difficile rimonta contro l’Inter”. Sulla sconfitta il tecnico ha detto: “E’ stata una partita equilibrata, noi abbiamo fatto un buon primo tempo, ma dopo il loro gol ci siamo disuniti. In ogni caso, la prestazione è stata al di sotto delle nostre possibilità. Ci è mancata continuità durante la gara, ci servivano più ritmo e velocità.
Pioli ha anche parlato della sfida con l’inter: “E’ evidente che la Champions può aver pesato, ce l’abbiamo in testa. Noi però dobbiamo crederci anche se solo giocando il nostro calcio, quello che sappiamo di poter esprimere, possiamo sperare di ribaltare la situazione martedì prossimo. Il risultato dell’andata non ci dà vantaggi ma dobbiamo crederci. Bisogna rimontare due gol e quindi serve far sì che gli episodi siano a nostro vantaggio. Non ci rimangono molte possibilità di rendere positiva questa stagione’”. Come dimostrato in altre occasioni, l’ex tecnico della Lazio ha parlato con grande schiettezza e modestia.
Tornando all’episodio avvenuto sotto la curva, Pioli ha aggiunto: “Quello che è successo sotto la curva è una cosa positiva. La cosa negativa è il risultato, i nostri tifosi ci hanno dato un grande stimolo per la partita di martedì. C’ero anch’io perché è normale prendere gli applausi e anche tutto il resto. Ma abbiamo ricevuto solo incoraggiamenti”. Il tecnico ha poi concluso, esprimendo le sue sensazioni rispetto alla resa dei conti che avverrà martedì sera a San Siro: “Non ci sarà da ribaltare nulla perché sappiamo che sarà l’occasione della vita, la possibilità di entrare nella storia del Milan. Dobbiamo lavorare credendo di poter battere l’Inter. Abbiamo la possibilità di battere l’Inter, che vuol dire innanzitutto passare in vantaggio, mettere in discussione la qualificazione e poi giocare senza disattenzioni. Per me è facile dirlo, perché ci credo. Servirà una prestazione molto vicina alla partita perfetta. Sarà una partita che si prepara da sola – prosegue Pioli -. So che sappiamo giocare partite di grande livello e le sappiamo vivere. Le assenze non aiutano in un momento in cui gli impegni sono continui e difficili. Ma al di là di questo dobbiamo fare di più”