Il dirigente nerazzurro ha promosso a pieni voti Simone Inzaghi: “Ha parlato poco e ha saputo reagire come l’intera squadra”. Poi su Lautaro: “Qui si sente a casa”. L’argentino: “Do tutto per il gruppo”
Esulta Javier Zanetti. Di nuovo in finale, 13 anni dopo l’ultimo atto di Madrid, quando vinse la Champions League da capitano. Ora la vivrà da dirigente e si troverà di fronte il Real Madrid o il Manchester City. L’argentino ha così commentato il doppio derby vinto in semifinale: “Una grande emozione, questo gruppo meritava la possibilità di giocarsi una finale dopo 13 anni. Scopriremo domani l’avversaria, ma quanto fatto è già stupendo. Per chi tifo? Vorrei evitare il Real Madrid, questa competizione sembra fatta per loro… La cosa più importante comunque è essere arrivati a questo punto. Il percorso è stato difficile, ci ero già passato da giocatore”.
Un commento su Lautaro Martinez, autore del timbro nella gara di ritorno: “Sta facendo con noi un percorso straordinario. Tutti gli anni cresce, è diventato un riferimento importante. Ce lo teniamo stretto. Per quanto? Per adesso ce lo teniamo stretto, poi vediamo. Godiamoci il momento, lui qui è molto contento, ha trovato la sua casa e la sua famiglia. Siamo contenti. Spero che rimanga il più a lungo possibile”. Diventa speciale tornare indietro col pensiero, al momento dei sorteggi della fase a gironi: “Mi ricordo il primo sorteggio, quando eravamo finiti nel girone di Barcellona e Bayern. I complimenti vanno alla squadra e all’allenatore, nei momenti di difficoltà ha saputo sempre reagire. Ha parlato poco e ha meritato coi fatti la finale”.
Lautaro Martinez ha deciso la sfida con un gol al 74′, ecco le sue parole a caldo: “A volte controllo le emozioni, ma dentro a questa partita c’è tanta storia. Me lo sentivo, l’ho detto agli altri, abbiamo fatto due ottime partite. L’unione del gruppo è la cosa più importante, ho vissuto già questa cosa nel Mondiale. Se si ha un gruppo che va nella stessa direzione, le cose diventano più facili. L’Inter meritava di vivere queste serate e questi momenti, che sono importantissime per un giocatore”. Ora testa alla finalissima: “Ogni volta che entro in campo do il massimo e aiuto i compagni. Qualsiasi avversaria ci troveremo di fronte, dovremo giocare al massimo. Dobbiamo dare tutto per arrivare il più in alto possibile”.