L’ex direttore della tv pubblica cita il professor Amato: “Per la sinistra è cosa sua e non concepisce che altri decidano. Fazio? Se ne è andato via lui per un contratto più ricco…”
Una vita in Rai, a decidere e a prendersi tante responsabilità, alcune delle quali pagate sulla sua pelle e in prima persona. Ma il direttore Mauro Mazza non si è mai nascosto, persona perbene e pulita, chiara e cristallina, quello che pensa, dice: lo fa adesso che nella tv pubblica non c’è più, ma lo faceva anche prima, senza mai nascondersi e mettendoci sempre la faccia. E’ entrato nel 1990 da giornalista, ha fatto la gavetta e ha scalato posizioni, facendo carriera e diventando prima direttore del Tg2, trasformandolo, e poi della rete ammiraglia, Rai 1. Di cambiamenti ne ha visti tanti, adesso quasi sorride quando sente che in Rai c’è caos o polemica di ogni genere.
A Notizie.com Mauro Mazza replica punto su punto e lo fa come sempre, senza filtri e dicendo quello che pensa: “Ogni volta polemiche sugli avvicendamenti? No, non accade sempre. È un film che si replica ogni volta che spetta a un governo di centrodestra scegliere una nuova governance per la Rai. Forse è bene ricordare che l’editore della Rai è il Parlamento e la maggioranza che lo compone è scelta dagli italiani con il loro voto. Metter mano al servizio pubblico non è un diritto ma un dovere del governo in carica e della maggioranza che lo esprime”.
Si è discusso molto sull’addio di Fabio Fazio, con qualcuno ha anche usato il termine “epurazione”, ma secondo Mauro Mazza non è certo questo il caso e a Notizie.com lo sottolinea a gran voce: “Fazio non è proprio un modello di “epurazione” politica. Lui ha scelto di andarsene per un contratto più ricco. E ha giocato di anticipo, lo ha fatto prima che i nuovi dirigenti gli proponessero la conferma e un taglio economico. Poi, se posso fare una battuta, al conduttore Fazio resta addosso la definizione che ne ha dato Bono Vox dopo una sua intervista: “Fazio è l’incarnazione del valium”.
Eppure ogni volta che ci sono situazioni simili, sembra che venga scoperchiato il vaso di Pandora e tutti dietro a fare processi e altro. Una spiegazione l’ex direttore Mazza ce l’ha e la spiega senza tanti fronzoli: “La Rai è sempre stata così. Una volta il professor Giuliano Amato definì la Rai il conflitto d’interesse della sinistra italiana, che la considera una cosa sua e non concepisce che altri possano decidere dirigenti e palinsesti”