L’udienza bis, il famoso processo di revisione, si avvicina sempre di più ma ad essere in difficoltà estrema è la Corte d’Appello e la procura federale
Un paradosso vero e proprio. Tanti aspettano la nuova sentenza del processo-bis alla Juventus fissato il 22 maggio, giorno in cui la squadra di Allegri giocherà a Empoli e, forse, saprà già il verdetto poco prima di entrare in campo. Ma sta succedendo qualcosa di molto strano. Anomalo. Un qualcosa che sta minando la tranquillità e la serenità dei giudici chiamati a decidere dopo le motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Già perché tanti che nel “secondo” appello il club bianconero riceverà un piccolo sconto rispetto ai famosi -15 punti di penalizzazione comminati quasi due mesi fa circa.
Il motivo? La posizione dei dirigenti minori che potrebbe portare a decidere i giudici ad accogliere la richieste del procuratore Chiné che, inizialmente, aveva chiesto -9 punti, una penalizzazione afflittiva per poter escludere la Juve dalla Champions ma anche dalle altre coppe europee. Ma siamo così sicuri che adesso bastano nove punti? Eh no che non bastano più. Ed è questo il vero dilemma che sta attorcigliando procuratore e giudici della Corte d’Appello federale. Già perché alla Juventus di Allegri mancano appena tre punti dalla qualificazione matematica sul campo. E ora, vista la situazione, e guardando le prestazioni delle altre, i giudici sono praticamente “costretti” a ridarle il -15 e quindi andando in qualche modo contro alle motivazioni del Collegio di Garanzia. Un bel pastrocchio che sta togliendo il sonno non solo ai giudici ma anche ai vertici della Federcalcio.
In questo momento la formazione di Allegri, che ha fatto una cavalcata impressionante, è seconda, con 69 punti, con le altreInter e Lazio escluse, che seguono +8 sul Milan quinto, addirittura +10 e +11 su Roma e Atalanta. La squadra rossonera si è totalmente concentrata sulla Champions perdendo terreno in campionato, i giallorossi, con il loro tecnico in testa, ha smaccatamente virato sull’Europa League, quanto all’Atalanta sta perdendo punti da sola e si sta auto-eliminando.
La verità è che fino a qualche settimana fa potevano essere sufficienti 5 o 6 punti per far arretrare la Juventus fuori dalle coppe, ma adesso con questi distacchi pare proprio improbabile. Non solo. Se il 22 maggio la Corte d’Appello dovesse dare 9 punti di penalizzazione, in calendario c’è lo scontro diretto col Milan e se Allegri dovesse vincere a quel punto ci sarebbe un altro sorpasso con il verdetto già emesso, con la Juve col vento in poppa e una figura barbina da parte della Federcalcio. La realtà delle cose, ed è quanto si sta dibattendo in Figc, è che solo con una penalità forte dai -15 o anche qualcosa di più, i giudici dormirebbero sonni tranquilli. Ma ci sono sempre le motivazioni di cui tener conto. Insomma come la metti la metti, la decisione sarà comunque un caos. Tutto bene, quindi, o no? In tutto questo c’è anche il secondo processo e l’intervento dell’Uefa, ma prima c’è la Federcalcio perché tutti aspettano cosa deciderà di fare, soprattutto il Governo che si è esposto parecchio e non tollererà figuracce. Un bel problema. Anzi gigante.