“Mi aveva insultato”, così una donna ha deciso di punire il figlio legandolo alla sua auto e trascinarlo in autostrada: per lei sono scattate le inevitabili manette
Una vicenda che lascia tutti inevitabilmente senza parole quella che arriva direttamente dagli Stati Uniti D’America. Un episodio quasi unico nel suo genere. Fortunatamente non è terminato nella maniera peggiore possibile, anche se il rischio è stato altissimo. Ci troviamo nella contea di Wichita dove la protagonista di questo racconto è una donna di 61 anni. Ovvero la madre di un ragazzo. Vittima proprio quest’ultimo che è stato legato all’auto tramite la cintura di sicurezza. Non è affatto finita qui visto che è stato trascinato, lungo l’autostrada, per vari chilometri.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti che non hanno potuto non notare la scena. Mai nessuno avrebbe pensato che Marion Stade potesse commettere una cosa del genere. Soprattutto nei confronti del figlio. La donna è anche una insegnante molto apprezzata nell’istituto in cui lavora. A quanto pare, però, avrebbe perso completamente la testa. Aveva deciso di punire il figlio nella maniera più inusuale (ed allo stesso tempo pericolosa) possibile. Il tutto, però, è accaduto nei primi giorni di maggio: precisamente il 2.
A ricevere l’allarme di quanto stava accadendo è stato lo sceriffo della contea di Archet. Quest’ultimo aveva ricevuto una chiamata da parte di un testimone che aveva assistito alla scena. Subito gli agenti di polizia sono stati avvertiti. Poco dopo la donna è stata individuata e fermata. A quanto pare, secondo quanto riportato da alcune fonti locali, pare che la donna abbia compiuto tutto questo per punire il giovane. Motivo? L’avrebbe insultata ed, allo stesso tempo, si sarebbe rifiutato di scusarsi con lei. Dopo che la 61enne è stata fermata in un primo momento ha negato i fatti. Successivamente ha dichiarato che con il figlio ci sarebbe stato un alterco verbale.
Una motivazione che ha convinto i poliziotti che l’hanno lasciata andare. Non è finita qui visto che, pochi giorni più tardi, sono arrivate altre testimonianze da parte di altre persone che hanno fornito dei filmati. Il ragazzo, attaccato all’auto, correva sperando di non cadere e di farsi male. La madre continuava ad accelerare e poi fermarsi di botto. Per lei sono scattate le inevitabili manette. Le accuse nei suoi confronti sono gravi visto che avrebbe messo in pericolo la vita di un minore. Dopo un periodo di detenzione sarebbe stata rilasciata visto che qualcuno ha pagato la sua cauzione: dal valore di 100mila dollari.