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Cronaca

Emilia-Romagna, Coldiretti lancia l’allarme: decisione inevitabile

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Cristiano

Emilia-Romagna, Coldiretti lancia l’allarme dopo che il maltempo sta continuando a colpire la regione: la decisione, a quanto pare, è a dir poco inevitabile. Gli ultimi aggiornamenti a riguardo 

Emilia-Romagna (Ansa Foto) Notizie.com

Il maltempo mette in ginocchio l’Emilia-Romagna ed anche le Marche. La situazione meteo non è affatto delle migliori. Le immagini che arrivano dalla regione ci lasciano completamente impotenti ed, allo stesso tempo, senza parole. Una situazione davvero drammatica. Purtroppo sale anche il bilancio delle vittime: sono nove le persone che hanno perso la vita. Più di 20mila, invece, sono le persone che sono state fatte evacuare visto che le loro abitazioni erano diventate inagibili. Un danno non da poco neanche per le attività agricole e le infrastrutture rurali delle due regioni in questione.

Sott’acqua sono finiti migliaia di ettari di terreno coltivato. In particolar modo: kiwi, susine, pere e mele ma anche cereali, vivai, ortaggi, allevamenti, macchinari di lavorazione. A lanciare questo allarme ci ha pensato direttamente la Coldiretti con una nota ufficiale. L’alluvione ha creato questi effetti drammatici. Il tutto è avvenuto dopo che c’è stata una riunione straordinaria con alcuni membri del governo (Nordio, Lollobrigida, Calderone ed i viceministri Bignami e Leo). Riunione che si è svolta, appunto, nella giornata di ieri. Nel frattempo la Coldiretti ha avanzato la propria proposta che dovrebbe essere accettata.

Emilia-Romagna, Coldiretti chiede la sospensione degli obblighi fiscali

Emilia-Romagna (Ansa Foto) Notizie.com

La Coldiretti ha chiesto la sospensione immediata degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari in aiuto alla Regione Emilia-Romagna. Allagamenti che hanno devastato terreni a destinazione agricola di pregio. Con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti. Un problema enorme per le radici degli alberi che si sentono soffocati da tutto questo. Tanto è vero che il rischio che possano marcire è fin troppo evidente. La preoccupazione enorme è che possano sparire intere piantagioni. Le stesse che potrebbero impiegarci anni per tornare produttive come prime.

Una situazione drammatica, soprattutto nelle aree rurali dove i soccorsi fanno fatica ad arrivarci. Le azione sono state isolate da alluvioni, frane e smottamenti con coltivazioni devastaste e animali in pericolo. Il numero uno dell’associazione, Ettore Prandini, fa sapere che la priorità principale è quella di mettere in salvo quante più vite umane possibili. Successivamente bisognerà lavorare per la ricostruzione di un “sistema produttivo ed economico devastato dalla calamità“. Inoltre, conclude, chiede lo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività agricole.

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