Emilia-Romagna, la situazione si fa sempre più drammatica: “Come un altro terremoto”, questo è quello che fa sapere il presidente della regione, Stefano Bonaccini
Immagini che resteranno impresse nella mente di tutti noi sono quelle che arrivano direttamente dall’Emilia-Romagna. Il maltempo mette in ginocchio la regione. Purtroppo le previsioni meteo di questi giorni si sono avverate. Mai, però, nessuno avrebbe pensato che la situazione potesse peggiorare fino a questo punto. Nelle ultime 24 ore la popolazione ha vissuto (e li sta ancora vivendo) momenti catastrofici. Purtroppo c’è da registrare anche il bilancio delle vittime che è salito a nove. Senza dimenticare le oltre 20mila persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, oramai sommerse dall’acqua.
I fiumi sono quasi tutti esondati. Per la precisione ne sono 21. Anche in più punti. Ferrovie interrotte, scuole e negozi inevitabilmente chiusi, un ponte nel Bolognese è crollato come se nulla fosse. Strade provinciali completamente demolite. Anche per gli stessi soccorritori non è affatto facile raggiungere i posti in cui la gente chiede aiuto. Il rischio che possano rimetterci anche loro la vita è molto alto. C’è chi ha lanciato l’allarme sui social network, ma successivamente anche le comunicazioni sono andate in tilt. Basti pensare che, in un giorno e mezzo, nella regione è caduta quella che cade generalmente in tre mesi. Questo è quello che fanno sapere gli esperti.
Completamente incredulo ed ancora sotto shock il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Ha parlato di un “evento imprevedibile” che ha portato a dei danni enormi. Tanto da paragonarlo al terremoto che c’è stato 11 anni fa. Proprio tra due giorni ci sarà l’anniversario di quel drammatico giorno. La regione è pronta a reagire, proprio come anno fatto nel 2012. Adesso, l’unico pensiero, è rivolto alla incolumità delle persone. Poi sarà il momento di fare la conta dei danni. Fino a questo momento irreparabili.
Il governo è partito subito all’azione ed ha stanziato altri 20 milioni di euro (oltre i 10 di qualche giorno fa). Nel frattempo la Protezione Civile ha esteso l’allerta rossa per altri giorni su: Emilia Romagna, arancione su Lombardia, Toscana e Marche. Le scuole nella regione romagnola rimarranno colpite, tranne a Riccione. A Cesena si teme una nuova esondazione del fiume Savio. Vige preoccupazione per le strade allagate, in città e nelle campagne. La circolazione dei treni è stata interrotta.