Internazionali Tennis di Roma, è davvero finita un’era? Quante sconfitte illustri da parte di mostri sacri di questo sport
Stiamo per avvicinarsi, sempre di più, alla conclusione di questa edizione degli Internazionali di Tennis del 2023. Questa domenica, 21 maggio, ci sarà la grande finale che decreterà il nuovo campione di Roma. Anche se, a dire il vero, nonostante manchi ancora qualche giorno è più che giusto fare qualche considerazione. Insomma, effettuare un primo bilancio di quanto è accaduto fino ad ora. Non sono mancate le polemiche sul prezzo dei biglietti: così come non è affatto un mistero che siano state raggiunte delle cifre da record. Basti pensare che, secondo quanto riportato dagli ultimi dati ufficiali, si è arrivati a 22 milioni di euro di incassi con 286mila presenze al mercoledì.
Come riportato in precedenza, però, questo torneo verrà principalmente ricordato per moltissime sconfitte illustri da parte di mostri sacri di questo spot. Quasi nessuno ha rispettato le attese. In primis è il numero uno al mondo, Carlos Alcaraz, che è stato eliminato ed umiliato ad opera di un debuttante ai tornei Atp. Si tratta dell’ungherese Fabian Marozsan, n.135 del mondo. Giunto solamente grazie alle qualificazioni. Senza dimenticare, nella giornata di ieri, il ko subito dal serbo Novak Djokovic. A batterlo il danese Holger Rune. La loro eliminazione ha fatto decisamente molto rumore. Uno “shock” (sportivamente parlando) per il pubblico ed i loro tifosi che mai si sarebbero aspettati questa uscita del genere.
Agli ottavi di finale sono usciti Andrei Rublev per via del tedesco Yannick Hanfmann (n.101). Senza dimenticare il nostro Jannick Sinner (n.8) con l’argentino Francisco Cerundolo (n.24). Poco prima di loro avevano abbandonato la competizione anche altri big come: Taylor Fritz, Felix Auger Aliassime, Karen Khachanov. Chi è ancora in gioco? Daniil Medvedev (n.3), Casper Ruud (n.4), Stefanos Tsitsipas (n.5) e Holger Rune (n.7). Ricordiamo che, dal 2005 al 2022, il torneo di Roma è stato vinto 10 volte da Nadal, sei da Djokovic, una da Murray, mentre Federer è arrivato in finale senza vincere per tre volte.
In molti, specialmente sui social network, hanno voluto evidenziare il fatto che molti atleti abbiano sottovalutato questa competizione. Segno del fatto che non avrebbero messo in atto tutta la loro forza. Da non scartare neanche il maltempo e l’umidità. “Piccoli” fattori che possono compromettere una battuta ed, allo stesso tempo, anche l’andamento di una gara. Ora non resta che aspettare qualche altro giorno, goderci gli altri match rimasti e aspettare la finale di domenica. Vinca inevitabilmente il migliore.