Nicholas Brischetto era il giovane di Aprilia che la scorsa estate si schiantò a folle velocità sul GRA, in suo ricordo è stata costruita una cappella abusiva con tanto di telecamere di sorveglianza
Era una notte di mezza estate, lo scorso 19 luglio 2022 quando Nicholas Brischetto nella sua Audi R8 bianca viaggiava a folle velocità tra le corsie e le auto che percorrevano il Grande Raccordo Anulare di Roma. La musica a tutto volume, l’amico intento a filmare la folle impresa, poi lo schianto e la morte. Oggi al cimitero Flaminio in suo onore è stata eretta un’opera totalmente abusiva in barba ad ogni regola.
Aveva fatto scalpore soprattutto in città la storia del giovane 20enne che nella notte si era schiantato sul Raccordo a causa della folle velocità che aveva raggiunto a bordo della sua auto. Sprezzante del pericolo zigzagava tra le altre auto cercando premendo a tavoletta l’acceleratore in cerca del massimo della velocità. Insieme a lui l’amico che era salito con lui in macchina da Aprilia, luogo di residenza dei giovani. La musica a tutto volume e poi lo schianto mortale, tutto ripreso col telefonino dal passeggero. Nicholas morì qualche minuto dopo l’incidente mentre la sua amata auto ormai deforme veniva portata via dal carroattrezzi. Oggi al cimitero comunale Flaminio di Prima Porta davanti al loculo del giovane è stato eretto una sorta di mausoleo in suo onore. Tutto ovviamente abusivo e con tanto di telecamere di videosorveglianza privata.
Dal mega murales al mausoleo abusivo
Un gazebo a righe, il suo nome in caratteri cubitali in mezzo a due corone di fiori, il prato finto e l’altarino con regali cuoricini e tante foto delle sue amate auto, il tutto sotto la sua gigantografia insieme all’amata Audi R8. Certo è lecito ricordare chi non c’è più, ed è lecito farlo nella maniera che si ritiene più adeguata, ma non è lecito farlo in barba ad ogni regola e in sfregio a tutte le altre anime che come lui riposano in quel luogo. La famiglia di Nicholas attende ancora il nulla osta per la cappella ma nel frattempo ha costruito questo luogo di culto provvisorio davanti al loculo del giovane che insieme a tanti altri si trova lungo il muro settentrionale del cimitero.
Da mesi pare sia aperta una battaglia, più verbale che altro, tra i familiari del giovane e l’Ama, la società partecipata dal comune di Roma che tra le altre cose si occupa dei servizi cimiteriali. “Abbiamo già chiesto di rimuovere tutti gli impianti” fanno sapere dall’Ama. “Le telecamere sono lì perché qui ci rubano tutto” rispondono i familiari di Nicholas già costretti in passato a togliere quelle telecamere poi prontamente reimpiantate. “Siamo in attesa della cappella, intanto finché non ci arrivano comunicazioni scritte lasciamo tutto così” concludono parenti e amici del ragazzo. E non sarebbe neanche la prima volta che in suo onore si finisca per sfociare nell’illegalità. Sempre davanti al loculo qualche tempo fa si era organizzata in maniera del tutto abusiva una sfilata di supercar in suo ricordo, mentre su una delle palazzine di Villaggio Falcone dove viveva il ragazzo era comparso un mega murales in suo onore poi fatto cancellare dall’amministrazione comunale.