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Politica

Sgarbi, “strigliata” al Governo: “Se ne poteva fare a meno…”

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Cristiano

Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa” dove si è soffermato a parlare di alcuni argomento importanti

Il neo sindaco di Arpino, Vittorio Sgarbi (Ansa Foto) Notizie.com

Un 2023 importante quello che sta vivendo Vittorio Sgarbi. Prima la nomina come sottosegretario alla Cultura del governo poi, pochi giorni fa, l’elezione come nuovo sindaco della città di Arpino. Il critico d’arte ha voluto parlare un po’ di quello che si sta verificando nell’ultimo periodo in una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa“. Non sono mancate le “tiratine d’orecchie” nei confronti del governo. In particolar modo al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Proprio quest’ultimo, infatti, ha voluto a tutti i costi che si creasse il liceo del ‘Made in Italy’. Con tanto di sponsorizzazione da parte della premier, Giorgia Meloni.

Un progetto che, per Sgarbi, se ne poteva tranquillamente fare a meno. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni in merito: “Penso che i licei classico e scientifico siano più che sufficienti. Il design è materia universitaria come le tecniche artigianali sono materie da istituto professionale”. Una scelta che, però, è stata fatta anche per il semplice scopo di assumere del personale nei distretti industriali. Su questo si è mostrato molto favorevole, anche se il suo pensiero non cambia minimamente: “Non lo chiamerei comunque liceo, ma istituto tecnico”.

Sgarbi boccia il ‘Liceo del Made in Italy’: “Ne avrei fatto a meno”

Il neo sindaco di Arpino, Vittorio Sgarbi (Ansa Foto) Notizie.com

Per il neo sindaco della città in provincia di Frosinone non ci sono dubbi: “Prima di entrare a far parte nei settori del Made in Italy bisogna imparare l’anima del mondo, concetti e bellezza dell’arte. Poi uno che fa questo liceo che vantaggio ne ha. Se si deve andare a lavorare nei distretti servono semmai l’apprendistato o una scuola tecnica. Non un liceo”. Non si è ancora parlato di quali materie di studio saranno al centro di questo liceo, ma l’obiettivo è quello di creare delle competenze necessarie “sia per la transizione digitale e green sia per creare un incentivo al lavoro manuale creativo e artistico che è la forza del Made in Italy nel mondo“.

In conclusione il sottosegretario ha aggiunto: “Credo che sia frutto di una narrazione sovranista. Furono Alemanno e i ministri di destra a restituire a Carlo Petrini il primato della sovranità alimentare, che lui introdusse. Quest’ultima consiste nella difesa di una produzione legata alla nostra terra, al nostro vento, al nostro clima che rendono unici i prodotti“.

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