La madre del presidente del Consiglio risponde per le rime alle accuse del quotidiano che di recente ha tirato fuori vicende che non corrispondono alla verità
Accuse, dossier e quant’altro sulla mamma della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un attacco che ha fatto il giro del mondo, con situazioni circostanziate, diceva il quotidiano “Domani”, inserendo documenti all’interno di pezzi scritti negli ultimi giorni dove si faceva capire che c’era del losco attorno alla famiglia della Premier. Un attacco durissimo sul quale la Meloni non ha reagito, ma invece l’ha fatto la madre poiché tirata in ballo in situazioni che hanno a che poco da vedere sulla situazione personale raccontata dal giornale che, a quanto pare e q quanto sta emergendo, ha fatto una pessima figura.
La signora Paratore ha deciso di diffondere una nota assai precisa e, questa sì, abbastanza circostanziata su quello che è stato scritto e su quello che non è vero che invece si dava per assodato, almeno secondo il quotidiano Domani. “Con la diffusione di false informazioni e connesse ricostruzioni distorte afferenti la mia vita personale, avete profondamente ferito la mia persona e leso il mio diritto alla riservatezza. Ma ancor di più avete offeso la mia dignità e la mia onorabilità basandovi su menzogne volte strumentalmente a dare una narrazione falsata della mia storia e della mia identità. Tra le molte falsità che avete diffuso sul mio conto, avete affermato un presunto collegamento in affari tra me e il sig. Francesco Meloni, padre delle mie figlie, in quanto sarei stata socia di società con il sig. Matano nello stesso periodo nel quale questi era socio in altre società con Francesco Meloni“, si scrive nella nota diffusa dalla signora Anna Paratore e pubblicata dal quotidiano Domani.
Notizie costruite ad arte per far venire fuori un’immagine che poi in realtà non c’è e non esiste. Questo in sostanza scrive la signora Anna Paratore nella sua nota: “Come facilmente verificabile, le mie minimali partecipazioni in società in cui sono stata coinvolta dal sig. Matano sono definitivamente cessate nel febbraio del 2002, e quindi anni prima della costituzione della società spagnola che vedrebbe coinvolti insieme il sig. Meloni e il sig. Matano, sorta solo ne1l 2004 quando era cessato ogni tipo di rapporto, anche personale, tra me e il sig. Matano”.
“È altrettanto falso che, dalla cessione delle quote di mia proprietà della Raffaello Eventi srl – aggiunge nella sua fedele ricostruzione la signora Anna Paratore – , io abbia avuto una considerevole plusvalenza. Dalla vendita della società in questione ho tratto meno di quanto versato alla società, così come documentato in atti ufficiali. Chiaramente diffamatoria è la narrazione che fate di me abile affarista immobiliare semplicemente per aver venduto la mia casa di proprietà a un importo maggiore di quello di acquisto, come accaduto a moltissime famiglie italiane nel corso degli anni. Come volutamente diffamatori sono i sospetti che lanciate sulla veridicità dell’incendio che avviluppò più di quaranta anni fa la casa dove abitavo con le mie bambine, non foss’altro perché intervennero i vigili del fuoco a spegnere le fiamme. Per tutto quanto sopra vi diffido a procedere con questa campagna diffamatoria volta solo a denigrare la mia persona con il chiaro intento di gettare discredito su mia figlia Giorgia Meloni, attuale presidente del Consiglio“.