Pensioni, importanti novità che arrivano e che riguardano i contributi: a quanto pare adesso sembra essere diventato tutto più facile. Ecco perché
La ricongiunzione dei contributi potrebbe risultare più facile. Soprattutto per quanto riguarda i professionisti iscritti alle casse private. In merito a questo, ovviamente, bisogna fare un bel po’ di chiarezza. Anche perché i risultati sono fondamentali ed, allo stesso tempo, parlano fin troppo chiaro. Stiamo parlando di due elementi fondamentali: il primo è quello di poter permettere ai lavoratori di ridurre l’onere necessario per accedere alla pensione (in questo caso accettando una riduzione del trattamento relativo agli anni “trasferiti”). Di conseguenza anche quello di poter sciogliere il nodo dei pensionandi. Gli stessi che, fino ad ora, non potevano sfruttare gli anni maturati nella gestione separata dell’Inps.
Cos’è effettivamente la ricongiunzione? Per chi non lo sapesse si tratta della procedura con cui il lavoratore può richiedere il trasferimento presso l’ente di previdenza a cui è iscritto dei contributi versati in precedenza a un’altra gestione. E’ onerosa per gli interessati. E si affianca anche ad altre modalità: tra queste il cumulo e la totalizzazione. Le novità, però, non sono affatto finite qui visto che subentra anche il tasso relativo al 4,5%. Lo stesso che è stato dichiarato dalla legge per la rivalutazione dei contributi trasferiti. Tutto questo, nonostante l’inflazione stia volando sempre di più in alto, viene considerato fuori mercato e troppo oneroso.
L’oggetto di ricongiunzione, a questo punto, verrebbe utilizzato il metodo di calcolo contributivo. In che cosa consiste? Principalmente l’assegno sarebbe legato ai contributi versati. Per quanto riguarda le persone interessate non dovrebbero integrare a proprie spese il costo della prestazione. In questo caso potrebbero utilizzare quegli anni e dedicarla completamente alla propria pensione.
Con una contropartita di un importo un po’ meno generoso per una parte di essa. L’articolo del disegno di legge parla molto chiaro: la ricongiunzione può riguardare anche i periodi nella gestione separata. Anche se, fino a questo momento, questo tipo di interpretazione non è stata ancora accettata del tutto da parte dell’Inps. Anche se, alcune sentenze della Corte di Cassazione, abbiano deciso ben altro.