Il ministro dell’Ambiente si è recato a Bologna per dare solidarietà, ma soprattutto per mettersi subito a lavoro
Tutti per l’Emilia-Romagna. Agire subito e senza fronzoli perché la gente da aiutare è tanta e ogni ministro deve poter dare il suo contributo nella sua specifica situazione per non lasciare indietro nessuno e avere la massima velocità nella spinta. E’ quello che ha chiesto il presidente del Consiglio Meloni. “È stato come il terremoto. Undici anni dopo. Speriamo sia finita“, a dare la spinta e non perdere tempi è anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che è stato a Bologna per esprimere la solidarietà del governo alle popolazioni colpite, ma anche per dare un segnale.
Pichetto Fratin non è uno a cui piace perdere tempo, la Meloni l’ha scelto proprio per sua serietà e la sua celerità nell’affrontare le cose e le situazioni più urgenti. E’ un uomo del fare, tanto che si è messo subito all’opera: “Martedì verrà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione. C’è il blocco di mutui e riscossioni tributarie. Speriamo sia finita. Ma la prevenzione va fatta. Altrimenti ci saranno stragi anche peggiori”.
Pensare che per la prevenzione del dissesto idrogeologico, in realtà sono stati tagliati i fondi non tanto tempo fa, ma il ministro Pichetto Fratin avrebbe già pronta la soluzione, tanto che apre alla possibilità di valutare “l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo“, dice subito anche se poi aggiunge prontamente: “Ma non è una questione di soldi, bensì di capacità di spesa. Ad esempio, dei fondi per la coesione 2014-2019 emerge ora che siamo stati capaci di utilizzare solo il 34% dei 126 miliardi stanziati“.
Ecco la ricetta del ministro Pichetto Fratin per mettere immediatamente un punto e iniziare a lavorare per risolvere la situazione o quanto meno adoperarsi per dare un segnale immediato: “Serve pianificazione, programmazione, di Comuni, Province, Regioni e Stato. Ma, quando viene decisa, un’opera di prevenzione va fatta. Non può esserci ogni volta un comitato che blocca tutto“. Sembra avercela tanto con alcuni gruppi di ambientalisti che stanno creando un po’ di problemi da tempo, ma non sembra essere questa la preoccupazione di Pichetto Fratin: “Con la burocrazia. Troppi pareri richiesti“