L’epicentro è avvenuto a una profondità di 37 chilometri: i Paesi limitrofi hanno chiesto ai cittadini la massima allerta nelle prossime ore
Un forte terremoto di magnitudo 7.5 è stato registrato alle 13:57 (le 4:57 in Italia) al largo della Nuova Caledonia, nell’Oceano Pacifico sudoccidentale vicino all’Australia, generando l’allerta tsunami. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e il servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma si è verificato a una profondità di soli 6 km, con epicentro in mare non lontano dall’isola Grande Terre. Il Centro d’allerta tsunami del Pacifico (Ptwc) ha dichiarato che potrebbe verificarsi un maremoto lungo le coste entro un raggio di 1.000 km attorno all’epicentro del terremoto.
Con più precisione, l’epicentro è stato individuato a una profondità di 37 km (23 miglia) secondo il servizio geologico degli Stati Uniti, e diversi Paesi del Pacifico hanno emesso avvisi per la possibile minaccia di tsunami. Il Pacific Tsunami Warning Center (PTWC) ha comunicato che, in base ai parametri preliminari del terremoto, potrebbero infatti verificarsi onde pericolose lungo le coste entro un raggio di 1.000 km (620 miglia) dall’epicentro. Lo stesso ente ha avvertito che Vanuatu potrebbe essere colpita da onde fino a 3 metri al di sopra del livello del mare, invitando le persone nelle aree costiere a rimanere in allerta. Onde più piccole sono state previste per Fiji, Nuova Caledonia, Kiribati e Nuova Zelanda, secondo il centro.
Il dipartimento di meteorologia e rischi geografici di Vanuatu ha avvertito che un terremoto di tale entità potrebbe generare onde distruttive di tsunami di 1-3 metri (3-10 piedi) che potrebbero colpire le coste dell’isola. L’ufficio nazionale per la gestione dei disastri di Vanuatu ha consigliato alle persone di prendere le misure adeguate e precauzionali, inclusa l’evacuazione immediata dalle zone costiere verso luoghi più elevati, come indicato in un bollettino informativo.
Il Bureau of Meteorology australiano ha assicurato invece che non c’è alcuna minaccia di tsunami per l’Australia continentale, ma l’isola di Lord Howe, situata a 780 km (421 miglia nautiche) a nord-est di Sydney nel Mar di Tasmania, è stata posta sotto un allarme di minaccia. L’Agenzia nazionale per la gestione delle emergenze della Nuova Zelanda ha informato che potrebbero verificarsi correnti e picchi forti e insoliti lungo le aree costiere a causa dell’attività dello tsunami, anche se non è necessaria l’evacuazione poiché non ci si aspetta un’inondazione. L’attività sismica e l’allerta tsunami in corso richiedono massima attenzione e cautela nelle regioni coinvolte. Sarà fondamentale seguire i bollettini e le istruzioni delle autorità competenti per garantire la sicurezza delle persone e ridurre al minimo i potenziali danni.