Il tecnico bianconero ha commentato quelle che erano state le parole del portiere polacco dopo l’eliminazione di giovedì con il Siviglia. Ecco le sue dichiarazioni alla vigilia della sfida con l’Empoli
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha affrontato diverse questioni scottanti che riguardano attualmente la sua squadra. Dalla sentenza sulla penalizzazione in classifica al suo futuro alla guida dei bianconeri, fino alle parole “inopportune” pronunciate da Wojciech Szczesny dopo la sconfitta contro il Siviglia. Allegri non si è mosso di un millimetro nonostante la tempesta che sta colpendo il club (questioni extracampo), sta cercando di tenere il timone saldo per evitare il naufragio sportivo.
Il tecnico, a un giorno dalla decisione sulla sanzione che colpirà la Juve, ha affrontato la situazione con il pragmatismo che lo ha sempre contraddistinto. Ha ammesso senza giri di parole: “L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e superare la delusione della partita di giovedì contro il Siviglia. Poi vedremo”. È in arrivo una nuova penalizzazione: “Matematicamente abbiamo bisogno di 3 punti per entrare tra le prime 4, indipendentemente da ciò che accade altrove. Ormai siamo abituati a tutto, l’importante è concentrarsi e lottare per il secondo posto. Poi, che ci siano punti o meno, non cambia nulla”. Sulla conferma in vista della prossima stagione: “Ho parlato con la società e ho espresso le mie opinioni come faccio sempre. Parlare del futuro in questo momento non ha senso, abbiamo tre partite importanti da disputare. Sul campo dobbiamo lasciare la Juventus tra le prime quattro. Ho un contratto di due anni e rimango al 100% fedele alla mia scelta. Ma io non decido anche per gli altri”.
La critica: “Dopo la partita si possono dire cose sbagliate”
Poi il commento sulle parole di Szczesny, che dopo la sconfitta contro il Siviglia si era mostrato perplesso sulle prestazioni generali della squadra, sull’interpretazione della partita e sull’atteggiamento remissivo in campo. “Quando si gioca dopo la partita bisognerebbe stare zitti. A caldo si possono dire tante cose… anche sbagliate perché c’è una componente emotiva molto forte. A volte faccio fatica anche io… Non so cos’ha detto Szczesny di preciso, magari non conoscendo bene l’italiano ha usato termini non corretti. A Siviglia abbiamo fatto tutto nel migliore dei modi, siamo stati forse un po’ imprecisi”. Ecco cosa aveva detto il portiere polacco giovedì sera: “Se io faccio tante parate non è un buon segnale per la prestazione. Sono inutili. Avrei preferito una partita senza voto in pagella e passare il turno. Rimane una stagione senza trofei. Alla Juve si compete per vincerli, non per partecipare”.