Il G7 è giunto al termine. I leader mondiali hanno concluso i loro incontri con un pensiero unico: ovvero quello di poter ripristinare la pace in Ucraina
Tre giorni intensi dove si è discusso di molti argomenti importanti. In primis, ovviamente, non può che esserci la situazione che si sta verificando in Ucraina. C’era grande attesa per l’arrivo, ad Hiroshima, da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo è arrivato in Giappone dove è stato accolto dai più grandi leader mondiali. Il numero uno del Paese invaso ed attaccato ha trovato il sostegno da parte di tutti i leader mondiali. Gli stessi che hanno confermato il loro aiuto e vicinanza in questo momento difficile che sta vivendo il proprio Paese.
Ricordiamo che Zelensky ha partecipato alle ultime due sessioni. Una breve cerimonia ha chiuso la tre giorni di Hiroshima. Questo il messaggio che i leader mondiali hanno voluto ribadirgli: “Ferma assistenza a fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all’Ucraina“. Senza dimenticare la loro “determinazione a ripristinare la pace in Ucraina e sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto“. Giorgia Meloni ha lasciato in anticipo il Paese nipponico per recarsi in Emilia-Romagna, la regione italiana vittima dell’alluvione che ha provocato 15 vittime e disastri che mai nessuno avrebbe potuto immaginare.
Conclusosi G7 in Giappone, il punto della situazione
Nel corso delle riunioni di questi giorni il presidente americano, Joe Biden, ha annunciato nuovi aiuti militari nei confronti dell’Ucraina. Non è stata annunciata la cifra, ma non si tratterebbe affatto della prima volta che dall’inizio del conflitto il leader USA aiuti Zelensky. Il primo ministro inglese, Rishi Sunak, ha affermato che la presenza di Zelensky è stata importante visto che ha trasmesso un “messaggio potente”. Zelensky annuncia: “Il mondo deve costringere Mosca a ristabilire la pace“.
Nel frattempo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato i leader di Giappone e Corea del Sud a colloqui formali a tre a Washington. Anche Taiwan ha voluto ringraziare il G7: “In questo momento dalla Cina solamente intimidazioni“. Anche se dalla Cina fanno sapere sul G7: “C’è forte insoddisfazione e ferma opposizione in questi tre giorni del G7”.