“Difficile fare per il momento una stima precisa, ma 250 mila capi tra bovini, ovini, caprini e cavalli sono coinvolti nell’emergenza alluvione”. Lo ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com Claudio Bovo, direttore dell’Associazione regionale Emilia Romagna, appena uscito da una riunione operativa
“Non è ancora possibile calcolare i danni. La regione ci ha passato una prima analisi, domani incontreremo il mondo produttivo e le rappresentanze dei lavoratori e allora potremo avere una visione più chiara. I ministri competenti stanno svolgendo un lavoro di attenzione e confronto. E così potremo fare una analisi completa“, sono le parole di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, a margine dell’Assemblea generale “World Farmers Market Coalition.
“La Presidente Meloni è stata di persona nei luoghi colpiti dall’alluvione. Domani il Consiglio dei Ministri determinerà le misure che serviranno per affrontare ancora meglio l’emergenza. Adesso inizia la fase nella quale si potranno valutare i danni emergenti, al momento incalcolabili“.
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Danni incalcolabili. La conferma arriva anche da Claudio Bovo, direttore dell’Associazione regionale allevatori Emilia Romagna, che questa mattina Notizie.com ha sentito al telefono in esclusiva, subito dopo una riunione operativa negli uffici della Regione colpita duramente dalle alluvioni di questi giorni. Bovo ci ha spiegato, come a partire da domattina, sia stato messo in piedi un sistema che consentirà di aiutare quelle aziende che al momento mancano completamente di foraggio.
Emergenza alluvione, Claudio Bovo (Allevatori Emilia Romagna) a Notizie.com: “Stiamo agendo in due direzioni, vi spiego quali”
Direttore Bovo, ci faccia intanto un quadro della situazione.
“La stima, i numeri sono provvisori, ma ad oggi sappiamo della difficoltà e dell’emergenza che coinvolge 25a mila capi tra bovini, ovini, caprini e cavalli. Perchè vede i danni sono di due tipi: quelli immediati dovuti alla presenza di acqua nelle stalle, causati da smottamenti e frane. Poi esistono i danni da carenza totale di foraggi per animali da reddito. Ripeto non possiamo dare ancora numeri precisi, ma quello che in anteprima le posso comunicare è che da domattina attiveremo un servizio che abbiamo chiamato cosi: solidarietà e sopravvivenza per gli animali da reddito”.
State dunque provando a dare delle risposte fattive ed immediate?
“Sì è così. Agiremo istituendo un centro raccolta per fieno, paglia e mangimi. Per farli arrivare a chi in questo momento ne è sprovvisto e soprattutto è isolato. Ci arriveremo con diversi mesi in determinate zone, compresi elicotteri. Apriremo un call center dalle 8 di domattina, che sarà operativo fino alle 18. Funzionerà sia come raccolta donazioni in natura, sia come luogo virtuale nel quale far arrivare segnalazioni di necessità. E sarà attivo anche un conte corrente bancario con una causale ad hoc, finalizzato all’acquisto dei prodotti di cui gli animali e ovviamente gli allevatori hanno bisogno per andare avanti. Mi faccia dare anche i dati ( il call center attivo da domani risponderà a questo numero 334 84 40 488, mentre il cc bancario ha questo iban IT 17 V 0503402410000000004412)”.
Riesce ad immaginare direttore tempi e modi di ritorno ad una parvenza di normalità?
“Migliaia di aziende hanno perso la possibilità di alimentare i propri capi. E in montagna il foraggio non si riesce più a produrre, perchè l’alluvione ha avuto conseguenze non solo nelle pianure, nella bassa come diciamo noi…Andremo avanti per mesi in questa situazione di emergenza, ma per fortuna la solidarietà indescrivibile alla quale stiamo assistendo è un acceleratore verso la ripresa. E’ chiaro, viabilità e collegamenti, ripristino delle infrastrutture dovranno avere la priorità in questa fase. Prima ancora si è pensato doverosamente a salvare le vite delle persone. Ecco perchè nel mio settore ci rivolgiamo direttamente al buon senso dei cittadini, stiamo pensando a comunicare. Diciamo “c’è bisogno di smistare, c’è necessità di fondi”.
Ha parlato personalmente cn aziende che abbiano perso tutto?
“Sì, perchè ci sono aziende a cui è crollato il tetto, altre totalmente inondate dall’acqua, e magari avevano anche le case in cui vivevano coinvolte nell’alluvione. Da domani cominceremo proprio da chi ancora non può essere raggiunto, quelle persone saranno la nostra priorità”.