Anche Killers of the Flowers Moon, il nuovo film di Scorsese, è sbarcato al Festival di Cannes e le reazioni della stampa sono entusiaste.
Dopo la pubblicazione del trailer ufficiale, Killers of the Flower Moon è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2023 nella sezione fuori concorso e le reazioni della critica sembrano quelle a un capolavoro assoluto.
Il nuovo film di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, potrebbe essere l’ultimo della sua leggendaria carriera e, tra i pochi presenti al Festival, alcuni lo definiscono già come il migliore della filmografia scorsesiana.
La critica grida al capolavoro
Un’accoglienza sensibilmente diversa rispetto a quella ricevuta da Indiana Jones 5 – La ruota del destino che, come vi abbiamo riportato ieri, ha diviso equamente la critica, tra chi lo ha reputato un buon film e chi un flop totale. Scorsese, come spesso accade con la critica specializzata, ha conquistato sostanzialmente tutti con il suo western thriller, che ha fatto registrare un gradimento del 96% su Rotten Tomatoes (noto sito in cui vengono raccolte le recensioni della stampa e del pubblico).
Differenze trascurabili, ma da evidenziare, anche nel tempo dedicato agli applausi dopo la proiezione in Sala Grande, che nel caso di Indiana Jones 5 è stato di 5 minuti, con Scorsese giusto il doppio. Ricordiamo che la pellicola, ispirata a fatti realmente accaduti e tratta da un romanzo, racconta una triste parentesi della storia di alcuni membri della Osage Nation, sfruttati e ingannati dai colonizzatori bianchi.
Alcuni estratti delle recensioni
- Indiewire – “La migliore interpretazione dell’intera carriera di Leonardo DiCaprio. L’ex idolo dei matinee non ha mai avuto timore di interpretare personaggi loschi e scostanti, ma la sua interpretazione ricca di sfumature e senza compromessi del cretino Ernest Burkhart traduce in nuove meraviglie la costante mancanza di vanità dell’attore”
- The Guardian – “Questo è un film assolutamente coinvolgente, una vicenda che Scorsese vede come la storia segreta del potere americano, un’epidemia di violenza nascosta che inquina la falda acquifera dell’umanità”
- Rolling Stone – “Un film traboccante di reverenza per una cultura che è sopravvissuta a un trauma orribile, ed è pieno di slanci esaltanti, riferimenti alla storia del cinema ed esplorazioni del confine tra il sacro e il profano. E sì: è un capolavoro“
- The Hollywood Reporter – “La durata di tre ore e mezza è pienamente giustificata da un’escalation verso la tragedia che non allenta mai la presa – un’illustrazione sordida della cancellazione storica con echi nei giochi politici odierni tristemente divisivi”