Svolta green per la Francia che con l’intento di diminuire le emissioni di carbonio ha deciso di vietare i voli interni a corto raggio quando ci sono alternative ferroviarie
La green economy continua a prendere piede in Europa. Protagonista di questa grande innovazione è la Francia che per prima ha deciso di vietare i voli interni a corto raggio quando ci sono delle alternative ferroviarie con tempi di percorrenza inferiori alle 2 ore e mezza. La misura scontenta ovviamente il settore dell’aviazione che non ci sta e ribadisce l’inutilità di un simile provvedimento.
Quello che attende i cieli della transalpini è una vera e propria rivoluzione, e del resto non potevano che essere loro a portarla avanti. La riduzione dei voli nei cieli francesi mira a diminuire la produzione di carbonio nell’aria in un ottica green. La legge che è destinata ad entrare in vigore si è del 2021 ed è rimasta sospesa in attesa del vaglio dell’Unione Europa. Intanto arrivano forti le critiche del mondo dell’aviazione, un settore in enorme crisi nel periodo post Covid-19. Se poi anche altri Governi dovessero decidere di seguire le orme francesi ecco che l’interno comparto economico dovrà necessariamente rivedere il proprio funzionamento.
“Vietare questi viaggi avrà solo effetti minimi” ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP Laurent Donceel, capo ad interim del gruppo industriale Airlines for Europe (A4E), riguardo alla produzione di CO2 nei cieli francesi. “I Governi di tutto il mondo dovrebbero prendere delle iniziative che promuovano soluzioni reali e significative al problema climatico“, ha aggiunto. Intanto però la legge del 22 agosto 2021 è destinata a diventare realtà nonostante l’opposizione del settore dell’aviazione culminata con la denuncia alla Commissione Europea per violazione della libera prestazione dei servizi, della concorrenza e inadeguatezza alla lotta al cambiamento climatico.
La legge era stata stata sospesa per tutto il corso dell’indagine condotta dalla Commissione Europea sulla base della denuncia, ed ora tornerà pienamente in vigore, nonostante nella prassi sia ormai già in fase di applicazione. La novità in questione in Francia non è perciò un fulmine a ciel sereno considerato come per altro già nel 2019 il presidente Emmanuel Macron avesse compreso questa stessa misura nella Convenzione dei cittadini francesi sul clima proponendo di eliminare i voli per i quali esistesse un’alternativa ferroviaria di durata inferiore alle quattro ore. Chissà se in un futuro non troppo lontano questa misura non possa diventare legge anche nel nostro paese, magari su impulso dell’Unione Europea.