“Per la Russia sono tempi difficili”, la dura ammissione di Putin

Il presidente russo ha parlato chiaramente durante una cerimonia di una premiazione: “Nonostante tutto, stiamo assistendo a un momento di consolidamento comune”

La dura ammissione di Vladimir Putin prende corpo, ovvero che la Russia non se la sta passando bene e, forse, gli effetti della guerra si stanno facendo sentire. L’onda lunga, insomma, sta arrivando. Quella delle sanzioni e di un clima attorno al paese, soprattutto a livello internazionale, che non sembra essere proprio dei migliori. “Sì, la Russia sta attraversando tempi difficili; le cose non sono mai state facili”, le parole di Vladimir Putin con tono un po’ amareggiato pronunciate durante una cerimonia di premiazione.

Il presidente
Il presidente della Russia Vladimir Putin (Ansa Notizie,com)

Dice determinate cose con estrema amarezza, ma al tempo stesso prova a dare forza a se stesso e anche alla popolazione che sta iniziando ad avere qualche cenno di cedimento, forse anche per questo che ha deciso di uscire allo scoperto in questo modo: “Non va benissimo, ma, nonostante ciò, stiamo assistendo a un momento di consolidamento comune”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin con chi gli stava vicino che lo rassicurava con lo sguardo di chi la sa lunga.

“Siamo diventati molto più autosufficienti. Senza autosufficienza non può esserci sovranità”

L'intesa
Il presidente Putin con il presidente della Bielorussia Lukashenko (Ansa Notizie.com)

La guerra in Ucraina sta mettendo a dura prova tutti i militari impegnati nello sforzo bellico da una parte e dall’altra. Ma per Putin conta solo un aspetto anche perché “con l’orgoglio nazionale che si acuisce, quando ci sforziamo a tutti i costi di rafforzare le fondamenta della nostra spiritualità, di creare le condizioni nell’economia, nella produzione e nell’istruzione dei nostri giovani per garantire il futuro incondizionato del nostro Paese“, riporta la Tass.

Dopo aver espresso qualche piccola preoccupazione, Putin si lancia anche all’elogio di alcuni suoi rappresentanti, tanto che il presidente ha voluto considerare le osservazioni dell’ex capo del Tatarstan e attuale capo del Consiglio di Stato della regione Mintimer Shaymiyev, insignito dell’Ordine di Sant’Andrea il Primo Chiamato, sulla “direzione che il Paese ha preso negli ultimi anni“. E infine l’elogio supremo al popolo russo, classico di Putin, in un momento di estrema difficoltà: “Siamo diventati molto più autosufficienti. Senza autosufficienza non può esserci sovranità, e l’autosufficienza si sta raggiungendo in tutti i settori: nell’arte, nella scienza, nell’industria e, naturalmente, nell’esercito”.

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