Reddito di cittadinanza, gli ultimi dati che arrivano in merito al sussidio parlano fin troppo chiaro: meno famiglie percepiscono il sussidio dello Stato
Uno degli argomenti che ha scatenato tantissime di quelle polemiche nel nostro Paese non può che essere il Reddito di Cittadinanza. Tanto è vero che il governo, come annunciato dalla Meloni, ha fatto sapere che dal primo gennaio del 2024 il sussidio smetterà di esistere. Nel frattempo c’è anche chi si sta “anticipando”. In che modo? Rifiuta di ricevere, ogni mese, soldi dallo Stato. Molto probabilmente perché o è riuscito a trovare un impiego o per un altro motivo. Fatto sta che gli ultimi dati che arrivano sono incoraggianti. Ovviamente in merito a chi ha deciso di non percepire più questo sussidio.
Dati che sono stati emanati direttamente dall’Osservatorio Inps sul reddito e la pensione di cittadinanza. A quanto pare per le persone tra i 18 ed i 59 anni non disabili, a partire dal mese di settembre, arriverà la misura che prende il nome di “Supporto per la formazione e il lavoro”. Un assegno che può arrivare fino a 350 euro )in caso di redditi nulli legati a iniziative formative o partecipazione a progetti utili per la collettività). Per quanto riguarda le famiglie con disabili, anziani o minori il reddito di cittadinanza resterà in vigore fino a fine anno: poi sarà il tuto dell’Assegno di inclusione che prenderà il suo posto.
Nel mese di aprile (sempre secondo quanto riportato dall’Osservatorio Inps) sono quasi un milione (per la precisione 956.817) le famiglie che non percepiscono più il reddito. L’importo medio per nucleo (sempre nello stesso mese) è stato di 571,11 euro. La spesa complessiva totale è stata di 546,44 milioni, in calo rispetto ai 596,05 milioni di marzo. Un sussidio che resta sbilanciato a favore delle famiglie con un solo componente. Motivo? Per via delle regole che penalizzano le famiglie numerose. Si tratta di 446.372 nuclei con un assegno medio di 463,46. Tra questi 76.475 da single disabili. Le famiglie con il reddito o la pensione di cittadinanza con sei o più componenti sono 15.527 per 99.628 persone coinvolte e un assegno medio di 828,77 euro.
Due/terzi delle famiglie coinvolte risiedono nel Sud e nelle Isole. 641.224 nuclei lo ricevono, per un importo medio di 601,86 euro. Al Nord sono 180.550, con assegno medio di 494,21 euro. Al Centro sono 135.043 con un assegno medio di 527,88 euro. La provincia italiana “vincitrice” e con più famiglie con il sussidio è Napoli con 139.900 famiglie e 357.188 persone coinvolte (656,14 l’assegno medio). Basti pensare che nei primi quattro mesi dell’anno sono stati spesi oltre 2,4 miliardi. Tra gennaio ed aprile le domande di sussidio presentate sono state 366.205, numeri in calo.