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Curiosità

Università, i dati della crisi: il 50% delle matricole non ha le competenze base

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Mario Pompa

I numeri emergono dall’analisi delle prove Invalsi, il livello di preparazione degli studenti italiani è in discesa mentre cresce il numero di chi abbandona al primo anno

Il livello di preparazione degli studenti italiani è tristemente mediocre. I dati che emergono sulla base dell’analisi delle prove Invalsi alle quali sono stati sottoposti i maturandi dicono che uno studente su due non ha le competenze base richieste per la fine del ciclo scolastico, e addirittura il 10% non ha neppure quelle competenze minime con il livello di preparazione rimasto a quello relativo alla scuola media.

Università, una crisi che parte dai licei (ANSA) – Notizie.com

Questi numeri si riverberano direttamente sull’Università dove cresce la percentuale delle matricole che decide di abbandonare durante il primo anno e la percentuale di laureati che stenta a crescere. I dati forniti dal ministero dell’istruzione e del merito riguardo lo stato del mondo universitario devono essere letti alla luce delle problematiche sociali incorse negli ultimi anni, ma anche se non soprattutto alla luce di un confronto diretto con il grado di preparazione degli studenti che vorrebbero farvi ingresso. Il numero delle matricole che lascia l’Università nel corso del primo anno è del 7,3% nell’anno accademico 2021-2022 in forte crescita rispetto al 6,1% di due anni prima. Il problema come sottolinea il professor Daniele Checchi dell’Università Statale di Milano parte da lontano, ovvero dalla preparazione con cui i ragazzi fanno accesso all’ateneo.

1 su 10 ha le stesse competenze di uno studente della scuola media

Allo stato attuale servirebbero allora una sorta di corsi di recupero da destinare ai ragazzi non ancora pronti allo studio universitario. I dati degli Invalsi del 2022 parlano infatti chiaro. Del 95% degli studenti che poi otterrà il diploma il 48% non arriva al livello base richiesto, il livello 3, in italiano e matematica. Numero in crescita di quasi 10 punti percentuali rispetto al 2019 quando il 61% dei ragazzi raggiungeva il livello richiesto. Ad emergere sono poi gli enormi divari territoriali. La maglia nera delle regioni peggiori se la accaparrano quelle del sud, Sicilia, Calabria e Campania su tutte.

I dati sulla preparazione dei maturandi italiani (ANSA) – Notizie.com

Qui il 60% dei maturandi non ha le competenze base in italiano mentre il 70% non ha quelle di matematica. Per non parlare poi dell’inglese dove il 60% degli studenti nella prova di reading e l’80% in quella di listening non raggiungono il livello B2 richiesto. L’ultimo dato è forse quello più preoccupante e riguarda la cosiddetta dispersione. La dispersione si divide ancora in due rami: quella implicita e quella esplicita. Quella esplicita è la più semplice e riguarda il numero di ragazzi che abbandona la scuola prima del diploma, secondo i dati Eurostat si attesta al 12% nel 2021. Quella implicita invece coinvolge coloro che pur portando a termine il percorso scolastico non hanno raggiunto neppure il livello minimo di competenze del corso di studio tanto da avere la stessa preparazione richiesta al termine delle scuole medie; si parla in questo caso del 9,7% degli studenti dell’ultimo anno. Uno studente italiano su dieci, e senza calcolare chi abbandona prima, esce dal liceo con la stessa preparazione di quando ne ha fatto ingresso.

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