Pnrr, arrivano delle novità importanti in merito dalla Corte dei Conti: gli ultimi aggiornamenti che riguardano questa vicenda
Arrivano novità importanti direttamente dalla Corte dei Conti. Soprattutto per quanto riguarda l’ultimo Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica di quest’anno. Il tutto è stato emanato ufficialmente con una nota. Il riferimento, ovviamente, non può che essere al Pnrr. Questa è una parte del comunicato che è stato pubblicato proprio nelle ultime ore: “Nel quadriennio 2023-2026 due terzi del tasso di crescita medio annuo prefigurato nel Def sono ascrivibili al Piano nazionale di ripresa e resilienza (1,2%, a fronte dello 0,4% in assenza di Pnrr”.
Tra i presenti anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’esponente di ‘Forza Italia’, Maurizio Gasparri ed altri volti del governo e non solo. Il comunicato è continuato in questo modo: “Nonostante le vischiosità di attuazione (sempre in riferimento al Pnrr), e pur alla luce delle incertezze dello scenario di riferimento, la stima di consenso conferma come il Piano resta determinante ai fini del quadro macroeconomico; ciò, naturalmente, a condizione che il profilo di spesa posto alla base della simulazione venga rispettato”.
Pnrr, Corte dei Conti: “In 2023-2026 due terzi della crescita pil ascrivibili al Piano”
Un comunicato che si è concluso così: “Malgrado i mutamenti di quadro macroeconomico intervenuti dal 2021 sul versante dell’aumento dei prezzi e della conseguente riduzione del valore reale della spesa, che hanno inciso sulle stime ufficiali di crescita, un aspetto che, secondo la Corte, non è stato adeguatamente considerato nel dibattito pubblico.
Il fatto è che, nonostante la revisione delle stime dell’impatto del Piano sul livello del prodotto, sono tuttora molto forti, in termini di velocità, gli effetti di cui il Pnrr è accreditato in termini di variazione del Pil“.