“E’ stata preziosa la visita della presidente Von der Leyen ieri, noi attiveremo il fondo di solidarietà , ma ci son varie questioni sulle quali la Commissione puo darci una mano, anche con il Pnrr”. Lo ha detto il premier Meloni in collegamento con il Festival dell’Economia di Trento
Alluvione, emergenza in Emilia Romagna, Pnrr. Temi caldi, anzi caldissimi fino a scottare.
Li ha messi insieme, collegata con il Festival dell’Economia di Trento il presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “E’ stata preziosa la visita della presidente Von der Leyen ieri, noi attiveremo il fondo di solidarietà , ma ci son varie questioni sulle quali la Commissione può darci una mano, anche con il Pnrr. Il Pnrr e un fondo molto strategico da questo punto di vista. L’imprevisto, oggi, è la previsione più accurata che possiamo fare: sono partita per il Giappone nominando un commissario alla siccità e sono tornata con la necessita di nominare un commissario all’alluvione”.
Ma l’occasione era per il presidente del Consiglio, troppo importante, per non sondare anche altri temi legati all’economia del Paese, al centro dell’agenda di governo: “Abbiamo salari da fame, il problema dell’inflazione, si dice che bisogna immaginare un salario minimo legale e poi si dice anche che abbassare il cuneo e rafforzare le buste paga è inutile: sono cose che non stanno in piedi. È meglio tagliare il cuneo che fare il salario minimo legale, che è buono sul piano filosofico ma nella sua applicazione rischia di essere un boomerang. L’impatto del taglio che stiamo realizzando è diverso da quello fatto dai miei predecessori, e non è finito. Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere la priorità”.
Poi sul tema autonomia e riforma aggiunge: ” Il clima in Consiglio dei ministri è un ottimo clima, c’è una narrazione sbagliata: presidenzialismo e autonomia sono riforme che tutto il centrodestra porta avanti da anni. Autonomia e riforma delle istituzioni sono materie diverse ma le faremo entro fine legislatura“. Ma tornando al Pnrr, a Trento era presente anche il titolare del medesimo dossier : “Noi abbiamo senso di responsabilità, diciamo le cose come stanno e facciamo le correzioni opportune che vanno fatte. Noi abbiamo una finestra fino al 31 di agosto, che è quella che ci porta a modificare il Pnrr“, ha dichiarato il ministro Fitto a margine del Festival dell’Economia e ha poi aggiunto “A volte il dibattito appare un po’ troppo isterico e un po’ privo di un’analisi e di un approfondimento, la cosa di cui oggi abbiamo bisogno è entrare nel merito delle questioni e comprendere che la riuscita o meno non è un risultato del governo ma del Paese. Serve serietà e responsabilità, cifra che sta caratterizzando il nostro governo“. Fitto ha inoltre detto : “Con il commissario europeo Paolo Gentiloni ci sentiamo spesso, in un ottimo clima di collaborazione”, ma il ministro ha pure voluto ricordare che la maggioranza sta lavorando per completare il prima possibile il lavoro sul Pnrr e che al momento solo 4 Paesi lo hanno già fatto.
“Stiamo lavorando perché ciò accada rapidamente, però bisogna stare attenti perché talvolta fare molto in fretta rischia di comportare poi degli errori che potrebbero compromettere la riuscita complessiva del piano“. Noi -ha concluso – abbiamo un orizzonte visuale che non è quello della scadenza immediata, ma un governo di legislatura come il nostro ha come prospettiva giugno 2026, e dobbiamo ragionare in quest’ottica”