“Leggo di remore sulla nomina di Bonaccini commissario alla ricostruzione. Mi sembra inspiegabile, io lo avrei nominato subito”. Lo ha dichiarato in esclusiva a Notizie.com, Gene Gnocchi parlando dell’alluvione in Emilia Romagna e a Faenza in modo particolare, dove vive da oltre 10 anni
L’alluvione dello scorso 16 maggio, più feroce di quella di inizio mese, ha trasformato il volto di Faenza dove si lavora senza sosta, in ogni angolo della città. L’impatto sul comune è stato devastante.
Un disastro che ha connotati molto ampi: colpite 12.000 persone, 6.000 unità abitative coinvolte, oltre al tessuto economico, produttivo e commerciale. Il primo obiettivo è quello di liberare la città dai rifiuti, arrivati sopra alle 30.000 tonnellate. Un’ ulteriore difficoltà è che questi rifiuti sono spesso concentrati in vicoli dove i mezzi fanno fatica ad arrivare. Altro grande tema è quello delle unità abitative ferite dall’alluvione, per questo è stata messa in campo una task force composta da Uffici comunali e Ordini professionali per monitorare la situazione. Arrivato anche un corpo dei Vigili del Fuoco che si occuperà di una prima analisi sulla sostenibilità delle case.
In un video il comico e personaggio tv Gene Gnocchi, che da anni vive in Romagna e ha subito in prima persona le conseguenze dell’alluvione ha lanciato un accorato appello: “Da 11 anni io sto a Faenza: in questo momento la città è disastrata e fa fatica a risollevarsi. Io dico solo una cosa: diamoci una mano, date una mano, facciamo di tutto perché c’è proprio bisogno dell’aiuto di tutti. Mi raccomando“. Notizie.com ha voluto sentire Gene Gnocchi, col quale abbiamo chiacchierato in esclusiva di cose da fare e di ricostruzione dell’Emilia Romagna, Faenza compresa ovviamente.
Gene Gnocchi, le chiediamo di essere per alcuni minuti una “guida” attraverso il disastro che ha colpito Faenza e buona parte dell’Emilia Romagna, cosa ha visto?
“Ho visto e so di persone e amici che hanno perso casa, lavoro, tutto insomma. Sfollati che ora devono ricostruire e rimboccarsi le maniche in una condizione disperata”.
La città in cui vive da oltre 10 anni come tutta la Romagna è stata travolta sì da acqua e fango, ma anche da tanta solidarietà…Poi cosa accade quando i giorni trascorrono e la fratellanza rischia di venire meno?
“Ha ragione a dire così, è uno dei temi del momento. Personalmente ho già realizzato una serata di solidarietà con altri artisti, ma il punto è che la luce dei riflettori deve rimanere accesa. Lo devono fare gli abitanti di queste zone, lo devono fare le istituzioni. E poi c’è e ci sarà sempre più urgentemente bisogno di liquidità. Alle persone occorrono soldi subito per provare a ripartire… C’è chi non può affrontare spostamenti, chi non ha un tetto e chi ha perso la propria azienda. Sono stato ospite in questi giorni di diversi collegamenti in tv, durante programmi in cui si parlava dell’alluvione in Emilia Romagna. Faccio da cassa di risonanza”.
Ha in programma altre date finalizzate alla raccolta di fondi?
“Sì, il prossimo 15 giugno sempre a Faenza. Si tratta di uno spettacolo, di una data che era già in programma e per il quale ovviamente non percepirò compenso. L’incasso verrà devoluto alle famiglie vittime di questa emergenza, credo che le persone che parteciperanno potranno esserci dando anche un’offerta minima…”
Lei è un comico noto, un autore televisivo e non solo…e partecipa da anni anche ad un trasmissione televisiva, Quarta Repubblica, in cui la politica è al centro di quel format. Cosa pensa di quello che il governo ha fatto sino ad ora per l’Emilia Romagna? Serviva intervenire già anche sulla ricostruzione?
“Leggo di remore sulla nomina di Stefano Bonaccini a commissario straordinario per la ricostruzione,. e le trovo inspiegabili . Bonaccini ha dato dimostrazione di saper governare bene. L”Emilia Romagna è una delle regioni messa meglio in Italia. Quindi perchè no a Bonaccini? Poi se ne scelgono uno più bravo…Ma io lo avrei nominato subito!”