“Il decreto per la ricostruzione deve arrivare il prima possibile e serve una governance vicina al territorio”. Ne è convinto Enzo Lattuca sindaco di Cesena, comune tra i più colpiti dall’alluvione dello scorso 16 maggio, che Notizie.com ha intervistato in esclusiva
Meglio, ma non bene. E in alcuni comuni l’emergenza è ancora da bollino rosso, come nel caso di Conselice dove ieri la sindaca ha firmato un’ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari.
Intanto parte la vaccinazione antitetanica, le fogne e gli acquedotti sono monitorati. Gli acquitrini moltiplicano i rischi dalle zanzare tigre. C’è il pericolo di trasmissione dei virus Chikungunya, Dengue e Zika. L’alluvione, che ha colpito un vastissimo territorio dell’Emilia Romagna lo scorso 16 maggio, oggi presenta un volto diverso, volto col quale fare i conti. Conti che, ai cittadini piegati da questa immane catastrofe, il più delle volte non tornano.
Nel frattempo la Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha diramato una nuova allerta rossa per rischio frane anche oggi, sabato 27 maggio, nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Ravenna. “Nelle prime ore della giornata- si legge nel bollettino – sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sulle zone di pianura”. Mentre la buona notizie è che da lunedì tornano percorribili in treno le linee ferroviarie Bologna-Rimini e Bologna-Ravenna via Faenza. E da oggi nel comune di Cesena è tornato ad aprire anche il mercato. “La città si è rialzata”, ha detto in esclusiva a Notizie.com Enzo Lattuca primo cittadino del comune tra i più colpiti da questa tragedia, “Ma abbiamo ancora 300 nuclei familiari senza abitazione e migliaia di famiglie che hanno perso tutto o tanto”. L’intervista.
Sindaco Lattuca sono trascorsi 11 giorni da quel terribile 16 maggio, che ha messo in ginocchio anche il suo comune. Oggi come stanno le cose? Ci descriva la situazione.
“Cesena si è rialzata. Oggi ha riaperto il mercato, le scuole sono di nuovo frequentabili, abbiamo ripulito la città dalle carcasse di rifiuti, ma ci sono ancora 73 frane collinari. Parliamo di frane che interessano 40 km di estensione da Sant’Arcangelo a Faenza, che non sono ordinarie. Parliamo di sprofondamenti veri e propri. La geografia è completamente cambiata”.
E’ partito dal raccontarci le “buone” notizie, ma le criticità con le quali dovete ancora combattere quali sono e dove sono ?
“Migliaia di famiglie hanno perso tanto o tutto. 300 Nuclei familiari hanno riportato danni strutturali alle proprie abitazioni e non sanno dove andare. Sono due i quartieri attenzionati, e passata la solidarietà e la fratellanza iniziali, ora è calato un grande senso di solitudine su queste persone. Dobbiamo mappare e censire dettagliatamente la situazione. Poi ovviamente ci sono anche le persone che hanno perso il lavoro, e vanno calcolati gli ingenti danni all’agricoltura”.
Come state aiutando le famiglie che non possono rientrare nelle proprie abitazioni?
“Molti vengono ospitati da parenti e amici, altri sono in condizioni precarie, e qesti rappresentano la nostra priorità. Proprio ieri ho firmato ancora un’ordinanza per evacuare altre 4 case. Dobbiamo supportare queste famiglie nei bisogni primari. Vede, la situazione è per certi versi simile a quella di un post terremoto, eppure ci sono le condizioni per un ripristino e una ripartenza più veloci…Perchè è ancora possibile per diversi edifici operare attraverso la manutenzione”.
Immagino però che ora il tema sia anche quello della mancanza di liquidità…
“E’ assolutamente questo il tema di oggi. Basti pensare che nell’alluvione gli abitanti di Cesena hanno perso anche 700 veicoli e quindi in molti non sanno neanche come spostarsi. Noi abbiamo messo a disposizione un fondo di solidarietà comunale, ma ovviamente le risorse non bastano. A Cesena è arrivata anche Ursula Von Der Leyen e come sapete si è parlato di attivare altre forme di garanzia, credito di imposta…ma serve fare presto per ottimizzare gli interventi”.
Il governo col decreto maltempo ha stanziato oltre 2 miliardi di aiuti, come amministratore locale locale ritiene occorresse attivarsi contestualmente anche con un Dl sulla ricostruzione?
“2 Miliardi sono tanti, non discuto questa prima tranche di interventi che sono però direzionati. E’ chiaro che le risorse non siano fungibili, ecco perchè serve velocità di tempi. Per non incappare in problematiche maggiori”.
A quali soluzioni pensa sindaco?
“Ad un’operazione simile a quella del superbonus; oppure autocertificazioni a perizie per un primo accesso alla liquidità”.
Al di là della polemica politica, crede che il tema dell’individuazione e nomina del commissario straordinario alla ricostruzione vada affrontato subito?
“Certo che sì. Serve una governance di prossimità. Chiaramente noi abbiamo stima nel presidente Bonaccini, ed ecco perchè dico che gli enti locali vanno coinvolti . Noi siamo qui, conosciamo il territorio, sappiamo cosa fare e come farlo”.