Lunga intervista su ‘La Gazzetta dello Sport’ per il presidente Mattarella. Il Capo dello Stato ha parlato anche del Giro d’Italia e dei suoi ricordi sulla Corsa Rosa.
Ci siamo, domani, domenica 28 maggio, il Giro d’Italia vedrà il suo atto conclusivo a Roma. Una passerella che quasi certamente porterà uno tra Thomas e Roglic a vestire di Rosa nella Capitale e ad essere premiato dal presidente Sergio Mattarella. Sarà proprio il Capo dello Stato a consegnare il simbolo della leadership del Giro al vincitore.
“Il traguardo è molto vicino al Quirinale e non posso assolutamente mancare”, ha detto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport il presidente Mattarella. Il Capo dello Stato si è soffermato poi anche sul suo primo ricordo al Giro: “Sicuramente la radiocronaca dell’epica tappa alpina del 1949. Avevo quasi otto anni e ricordo molto bene le parole di Ferretti da Pinerolo: ‘Un uomo solo al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi’. Un qualcosa di entusiasmante, anche se io ero un grande tifoso di Bartali. Questo comunque non mi ha impedito di esultare per i successi dell’altro campionissimo“.
In questa intervista il presidente Mattarella ha ricordato che “lo sport è un insieme di tante cose” e soprattutto ha ripercorso le pagine di storia che hanno scritto gli atleti italiani: “Personalmente ricordo i Giri d’Italia e i Tour di Bartali, Coppi e Magni, i successi di Mennea, Simeoni, Abbagnale, Italia-Germania 4-3 e il Mondiale del 1982“.
Non potevano mancare anche le ultime imprese sportive italiane: “Assistere alla finale di Wembley per me è stato un orgoglio. Come anche alcuni trionfi delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi di molte nazionali“.
Il Capo dello Stato ha parlato anche del suo rapporto con lo sport: “Per anni la racchetta ha accompagnato la mia vita e dispiace avere smesso decenni addietro. Come tutti i miei coetanei giocavo a calcio, ma il ruolo era quello di un panchinaro prezioso perché mi consentiva di dare consigli. Non me ne rammarico visto che ora sono obbligato a sostenere gli arbitri“.