Rigore contro la sua squadra, la protesta da parte del presidente del club è diventata in un attimo virale [VIDEO]
Una protesta che, a quanto pare, entrerà di diritto negli annuali del calcio. Anche perché, in questo modo, mai nessuno ci aveva pensato. Il tutto si è verificato nella serata di ieri. Campionato di Serie C, si è arrivati in una delle parti più importanti della stagione per alcuni club che stanno lottando per arrivare in Serie B. Tanto è vero che ieri sera si sono disputare le prime partite di andata del secondo turno della fase nazionale. Uno dei match di cartello, ovviamente, non poteva che essere la sfida tra il Lecco ed il Pordenone. A vincere sono stati gli ospiti con un gol di Burrai.
Quest’ultimo ha segnato su un calcio di rigore che ha fatto molto discutere. Non solamente la squadra ed i tifosi di casa, ma soprattutto una persona. La stessa che ha voluto protestare e manifestare il proprio dissenso nella maniera più incredibile ed, allo stesso tempo, comica (a tratti). Si tratta del presidente del Lecco, Paolo Di Nunno, che ha fatto capire chiaramente di non aver digerito affatto la decisione del direttore di gara di assegnare il penalty contro la sua squadra. Una decisione che lo ha fatto andare completamente su tutte le furie. Ed il filmato (diventato in un attimo virale nella rete) lo dimostra eccome.
Il tutto è accaduto intorno al minuto 85′ quando Zambataro prova a rinviare la sfera nella propria area di rigore. Solo che, alle sue spalle, c’è Deli che lo anticipa. Quest’ultimo, però, viene abbattuto. Per l’arbitro Fiero (sezione di Pistoia) non ci sono dubbi e decreta il penalty. Burrai non sbaglia: il portiere intuisce, ma non riesce a raggiungere la sfera. Il Pordenone va in vantaggio e chiude la pratica d’andata. Ora bisognerà aspettare la gara di ritorno dove il Lecco dovrà necessariamente vincere (con almeno due gol di scarto) per passare il turno.
Sembra tutto pronto per la ripresa, ma in campo arriva proprio il presidente della squadra di casa. Invasione di campo, proteste veementi contro l’arbitro e conseguente espulsione. Non è stato facile mandarlo via dal terreno di gioco. C’è voluto l’intervento di giocatori, membri dello staff tecnico per convincerlo a lasciare il campo. Lo ha fatto proprio con lo stesso mezzo con cui era entrato: ovvero la carrozzina elettrica. Poco prima di lasciare il terreno di gioco ha avuto anche il tempo di discutere con il portiere avversario Festa.