Svolta importante nella crisi del tetto del debito degli Stati Uniti che potrebbe portare al primo default della storia del Paese
Dopo intensi colloqui, negoziati e addirittura passeggiate in bicicletta all’alba, repubblicani e democratici hanno finalmente raggiunto un accordo che scongiura il rischio del primo default nella storia degli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da fonti della Casa Bianca al New York Times, si tratta di un'”intesa di principio” che prevede l’aumento del tetto del debito per i prossimi due anni, in cambio di tagli al programma dell’amministrazione. Sebbene non sia ancora stato ufficialmente annunciato, Joe Biden ha discusso dell’accordo con lo Speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, e con il leader della minoranza Hakeem Jeffries, mentre si trovava a Camp David.
Nonostante la necessità di ottenere l’approvazione del Congresso entro il 5 giugno, quando il Tesoro statunitense esaurirà le risorse per finanziare il governo federale, come spiegato dalla segretaria Janet Yellen, non è ancora garantita, specialmente alla Camera dove i repubblicani dispongono di una risicata maggioranza. Tuttavia, il compromesso ha ricevuto l’appoggio sia da parte di Biden che da McCarthy, rappresentando l’unica possibilità di superare l’impasse fiscale che ha paralizzato Washington e gli Stati Uniti per settimane, con la minaccia di una crisi economica di portata globale.
Stati Uniti, verso il compromesso
Al momento non sono stati resi noti i dettagli specifici dell’accordo. Tuttavia, nei giorni scorsi, il punto più controverso sembrava riguardare i requisiti per l’accesso ai programmi di welfare, che secondo i repubblicani risultavano troppo generosi. McCarthy ha sottolineato che questa era una “linea rossa” che non poteva essere superata per qualsiasi accordo sul tetto del debito. Tuttavia, il presidente americano si è sempre mostrato irremovibile su questo tema, considerando i benefici destinati alle persone in difficoltà come uno dei pilastri della sua agenda politica. “Non mi piegherò di fronte a nessuno“, aveva dichiarato Biden in merito alle richieste del Grand Old Party.
L’accordo raggiunto tra Biden e McCarthy è quindi un passo significativo verso la risoluzione della crisi del debito che incombeva sugli Stati Uniti. Sebbene siano necessarie ulteriori azioni da parte del Congresso per rendere l’accordo effettivo, l’accordo di principio rappresenta un segnale positivo. La possibilità di evitare un default è un sollievo sia per l’economia statunitense che per l’intero sistema finanziario globale, che avrebbe subito gravi conseguenze in caso di mancato accordo. Ora non resta che attendere la reazione del Congresso e, in particolare, degli esponenti repubblicani alla Camera dei Rappresentanti. La maggioranza risicata dei repubblicani rende l’approvazione dell’accordo un’impresa ardua, ma il sostegno di McCarthy potrebbe rivelarsi cruciale per ottenere il consenso necessario.