L’europarlamentare di Fratelli d’Italia spiega la debacle di Sanchez: “Anche in Spagna evidentemente sono stufi dell’esagerazione sul green e della poca autonomia”
“Era una vittoria annunciata e una decisione che Sanche non poteva non prendere anche perché in Spagna in questo tipo di elezioni vanno tutti a votare, quindi era un test probante e significativo“. Così l’europarlamentare di Fratelli d’Italia e presidente dei conservatori europei Nicola Procaccini a Notizie.com. Da sempre il deputato, che ha un passato politico da gran lavoratore e che si interessa con passione delle sue idee, segue con interesse gli sviluppi delle politiche internazionali.
Una debacle in Spagna da parte di Sanchez che ha creato un vero e proprio terremoto, per Nicola Procaccini un evento annunciato: “C’è stato un tracollo, ma era evidentemente, in Spagna poi votano contemporaneamente tutti i comuni, quindi è un test probante e significativo e non poteva esserci altra decisione, vista l’incredibile perdita di consenso e di tutta quella galassia di partitini di sinistra che hanno fatto registrare dei numeri davvero bassi. Ora credo ci saranno a luglio e verranno anticipate rispetto a dicembre. Credo che tra qualche mese ci sarà anche una conferma dell’esito attuale, visto anche che il centro-destra si presenterà unito come in Italia, con Vox che è cresciuto davvero tanto“
Secondo Procaccini uno dei partiti che sta crescendo in Spagna è Vox che potrebbe avere delle similitudini con Fratelli d’Italia e a Notizie.com spiega: “Sta crescendo molto e forse la sua evoluzione è più verosimile a quella che ha avuto Alleanza Nazionale all’epoca, però sì possiamo dire che ci sono delle analogie, anche e soprattutto per come sta crescendo da un po’ di tempo a questa parte”.
C’è una tendenza che si sta facendo largo in Europa che riguarda l’avanzamento del centro-destra in tante nazioni, l’ultima è la Spagna ma prima, oltre all’Italia, la Svezia, l’Austria, la Bosnia, la Finlandia e tante altre. Per Procaccini è una tendenza da seguire con molta attenzione e, a suo parere, c’è una spiegazione ben precisa: “C’è una tendenza chiara in tutta Europa e secondo me è per due motivi. Il primo è per la famosa transizione green che sta arrivando a dei livelli davvero esasperati, troppo esagerati ( e a parlarne è un politico che si occupa di ambiente ndr), con una violenza ideologica e normativa che lascia interdetti. Il secondo elemento che rilevo è il rifiuto di questo SuperStato europeo che riduce le nazioni come se fossero delle piccole province, ci sta che ci sia un rifiuto che prevalga l’idea di un’Europa che invece che fare tante cose troppe cose, ma che si occupi di cose specifiche che fare tutto, cioè che faccia meno e lo faccia meglio”