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Cronaca

Studente accoltella insegnante in classe, Paolo Crepet a Notizie.com: “Famiglia, scuola e magistratura siano spietati”

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Luigia Luciani

Dell’opinione pubblica non mi interessa nulla, ma le persone che sono vicino a questo ragazzo ovvero famiglia, scuola e magistrati, siano spietati con lui“. Sono le parole del professor Paolo Crepet, noto psichiatra e sociologo, riferite in esclusiva a Notizie.com dopo il caso di cronaca che sta sconvolgendo Milano e non solo: uno studente di 16 anni questa mattina ha accoltellato la propria insegnante in classe

Quando lo raggiungiamo al telefono, il professor paolo Crepet, noto psichiatra e sociologo diventato celebre anche per le sue posizioni di estrema intransigenza, sta viaggiando in treno. La linea non è perfetta, ogni tanto si interrompe.

Studente accoltella insegnante, Paolo Crepet a Notizie.com, foto Ansa

Il pensiero invece no. Resta lucido, fedele a se stesso in barba all’opinione pubblica “che si ammanta spesso, troppo spesso di ipocrisia”. Paolo Crepet ci sembrava la persona giusta a cui chiedere un’opinione autorevole sull’ennesimo fatto di cronaca accaduto questa mattina all’interno di un istituto milanese, dove uno studente di neanche 17 anni ha accoltellato più volte la propria insegnante di italiano e storia, mentre in classe erano in corso le normali attività didattiche.

Le lezioni erano appena cominciate, in aula all’istituto di istruzione superiore Emilio Alessandrini di Abbiategrasso (hinterland est di Milano), erano da poco trascorse le 8.25 del mattino. Attività di gruppo. Tutto sembra svolgersi come di consueto, quando all’improvviso quel ragazzino che nella prima mezz’ora era apparso molto silenzioso, viene avvicinato dalla docente: da lì a poco lo avrebbe interrogato in storia, c’era una insufficienza da recuperare. Lo studente dice solo “arrivo tra 5 minuti”, poi come racconta una sua compagna di classe, fruga nello zaino dal quale estrae un coltello alla Rambo (la lama lunga 40 cm) e una pistola che si scoprirà in seguito essere un’arma giocattolo. la furia dell’allievo esplode ripetutamente contro la propria professoressa. Intorno il panico si diffonde comprensibilmente. La donna viene ferita alla testa e all’avambraccio, non è in percolo di vita ma è stata portata in ospedale. Anche lo studente viene condotto in ospedale. Pare non avesse precedenti penali, nè soffriva di disturbi particolari. Domani però era previsto un colloquio con i suoi genitori a scuola.

Il resto della storia lo scriverà la cronaca, in attesa dell’esito delle prime indagini degli uomini dell’Arma. La domanda ora, il tema, come troppo spesso si dice è uno e uno soltanto: cosa fare per questo ragazzo? Cosa fare per far capire che la scuola non è terra di nessuno? Abbiamo girato queste stesse domande al professor Crepet.

Studente accoltella insegnante in classe, Paolo Crepet a Notizie.com: “Famiglia, scuola e magistratura siano spietati”

Milano, studente accoltella insegnante in aula, foto Carabinieri

Professor Crepet, il tema è assolutamente di sua competenza. Che idea ha su quanto accaduto?

“Premessa doverosa: non conosco il ragazzo, non conosco la famiglia, ma il fatto in sè è gravissimo. Mi auguro però che intorno a questo orrendo caso, non l’opinione pubblica di cui non mi interessa nulla, ma le persone che sono più vicine a questo ragazzo, ovvero la famiglia, la scuola e ora anche i magistrati, siano spietati”.

Siano spietati. Perchè professore?

“Stiamo parlando molto verosimilmente di  tentato omicidio. Occorre far capire a questo ragazzo e poi non solo a lui, che noi adulti non scherziamo. Mi pare di capire però che si stiano cercando già delle attenuanti…”

Questo ragazzo quindi va condannato ad una “pena” esemplare, non va invece cercato di capire cosa possa esserci dietro questo gesto? E se venisse  fuori che questo studente soffrisse di problemi psichici?

“Ma perchè dovrebbe avere disturbi psichici? Perchè il primo pensiero di tutti o quasi deve necessariamente essere questo? Dobbiamo metterci in testa purtroppo che siamo di fronte ad una sorta di normalità. Ogni giorno si accoltellano tra loro bande di ragazzini. Ogni giorno si è alle prese con un fatto di cronaca nelle scuole. E’ la malavita? No, la mala educazione. Ma a noi  e ai nostri politici interessa solo parlare di Pnrr e di Fazio che lascia la Rai…”

Ok, è stato chiarissimo. Quindi, cosa farebbe per questo ragazzo?

“E’ in ospedale ora? Che ci rimanga un pò e veda e tocchi con mano la sofferenza reale delle persone. So già cosa diranno alcuni  leggendo queste mie parole…ma io dico a loro vergognatevi, siete degli ignavi. E a chi parla di psicoterapeuta per i ragazzi dico che lo psichiatra serve ai genitori!”

Studente accoltella insegnante, Crepet a Notizie.com: “La malattia mentale non è un fiume carsico. Genitori e studenti responsabili della mala educazione”

Genitori che per lei sono responsabili  in quanto incapaci di assumere decisioni, di prendere posizioni che facciano il bene dei propri figli, giusto?

“Sì, ne parlo da 30 anni… e quindi lo scriva anche ora”.

Responsabili della situazione in cui vivono tanti ragazzi e studenti, sono anche gli insegnanti per lei?

“Ma certo che sì, genitori e insegnanti sono complici rispetto al male che emerge. Questo il ministro Valditara lo sa? Ne è al corrente il nostro ministro dell’Economia rispetto al Paese che stiamo lasciando ai nostri ragazzi? E per tornare allo studente che oggi ha accoltellato quella povera professoressa, sa cosa farei?”

Cosa?

“Anni fa, tanti anni fa, un gruppo di ragazzi diede fuoco ad un clochard. Per fortuna esistono ancora magistrati consapevoli. Quei ragazzi vennero condannati a trascorrere del tempo, tanto tempo, nei reparti di grandi ustionati”.

Ma lo studente di questa mattina a scuola deve tornarci?

“Sì e deve studiare e deve fare bene. Deve imparare. E per tornare alla malattia psichiatrica, non dimentichiamoci che non è come un fiume carsico. Non emerge all’improvviso”.

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Luigia Luciani