Elezioni amministrative, Francesco Boccia del Pd ha rilasciato una intervista ai microfoni del âCorriere della Seraâ dove si è soffermato sugli ultimi risultatiÂ
I risultati delle ultime elezioni amministrative parlano fin troppo chiaro. Ai ballottaggi netto dominio da parte del centrodestra che ha avuto la meglio sul centrosinistra. Tranne Vicenza, tutte le altre cittĂ sono passate a destra. Una netta sconfitta come ha ribadito anche lo stesso Francesco Boccia. Questâultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano âCorriere della Seraâ. Il capogruppo del Partito Democratico al Senato si è soffermato proprio sugli ultimi risultati.
âEra il risultato piĂš probabile, molti Comuni erano giĂ nelle mani del centrodestra. Nessuno ha mai pensato che la destra al governo potesse indebolirsi in 7 mesi. Queste elezioni dipendono da un mix di proposte locali e, parzialmente dal vento nazionale. Ho visto commenti trionfalistici. Ma chi pensa che il sindaco uscente di Pisa abbia vinto grazie al decreto rave o al decreto sulle Ong sbaglia analisiâ.
Poi ricorda un curioso aneddoto dello scorso anno, quando ci furono le elezioni nel mese di giugno: âIn quella occasione vincemmo ovunque, ma tre mesi dopo perdemmo male le Politiche. La nostra sconfitta nei Comuni capoluogo è netta e chiara, ma dedurne unâanalisi politica che porta allâautoesaltazione della destra è fuori luogoâ. Non cerca alibi e nemmeno scuse in questa sconfitta, anche se ci ha tenuto a proteggere la nuova segretaria del Pd, Elly Schlein.
Per Boccia, infatti, non ci sono assolutamente dubbi a riguardo: âCi tengo a precisare e ricordare che si è insediata il 12 marzo. Non câè stata unâalleanza decisa dalla nuova segreteria e le liste del Pd erano di fatto giĂ chiuse. Ricordo che il Pd, nei consigli comunali, è la prima lista anche rispetto a Fratelli dâItalia. Giusto per ricordarlo soprattutto a chi non è quasi presente in nessun consiglio comunale. Dicono che il problema sia il Pd, ma la critica non la fa Fratelli dâItalia ma la capogruppo del Terzo polo al Senatoâ.