Prostituta uccisa, clamorosa svolta nelle indagini da parte delle forze dell’ordine: ad incastrarlo le scarpe sporche di sangue
Svolta importante da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone che hanno individuato l’aggressore che ha ucciso Pena Santana Yirel Natividad. Ovvero la donna di 37 anni che è stata trovata, senza vita, nella sua abitazione in via Pascoli. Ad ucciderla un ragazzo di 26 anni che è stato arrestato. Si tratta di Sandro Di Carlo. Questo è quanto annunciato dal ‘Messaggero‘. Ad incastrarlo una impronta digitale che è stata trovata nel luogo del delitto. Non solo: anche sui suoi vestiti e scarpe sono state trovate delle tracce di sangue della vittima. L’uomo è un personaggio già noto alle forze dell’ordine.
Due anni fa era stato condannato, dal Tribunale di Cassino, per lesioni e rissa. A quanto pare, però, le novità non sono affatto finite qui visto che, sul luogo del delitto, pare che Di Carlo fosse in compagnia. Non si esclude che possa trattarsi di un collega di lavoro (nell’edilizia). Il Sostituto Procuratore della Repubblica, dopo aver ottenuto varie prove a suo favore, non ha avuto dubbi nel far arrestare l’uomo. In un primo momento gli agenti si sono recati nel luogo in cui viveva, ma senza trovarlo in casa. Poco dopo è stato trovato alla stazione di Arce (Frosinone) dove il ragazzo si trovava sull’autobus dopo aver trascorso una giornata insieme ad una ragazza.
Cassino, svolta nell’omicidio di Yirel: arrestato il killer
Al momenti del fermo non ha opposto resistenza. Sulle scarpe che indossava sono state trovate, appunto, delle tracce di sangue della vittima. Subito dopo è stato portato nel commissariato della Polizia di Stato di Cassino. Successivamente alla Casa Circondariale. Verrà sottoposto ad interrogatorio da parte delle autorità. Ad incastrarlo anche un’altra prova importante per la polizia scientifica: ovvero una “impronta di una mano sporca di sangue lasciata dall’assassino sulla parete ai piedi della quale giaceva la donna“.
Tracce importanti per gli agenti che sono riusciti (anche in maniera piuttosto facile) a risalire all’uomo. Questo è quanto annunciato dalla Questura di Frosinone in una nota. Ricordiamo che la donna (fonti locali affermavano si trattasse di una prostituta) sarebbe morta per dissanguamento dopo un colpo alla giugulare. A ritrovare il corpo il vicino di casa che si era insospettito dal fatto che la porta dell’abitazione fosse socchiusa.