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Esteri

Hiv, possibile cura: per i ricercatori non ci sono dubbi

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Cristiano

Arrivano delle importanti novità in merito all’Hiv: a quanto pare c’è una cura. Uno studio, condotto da ricercatori di una nota università, non lascia alcun dubbio 

Possibile cura per l’Hiv (Ansa Foto) Notizie.com

A lanciare la clamorosa bomba ci hanno pensato alcuni ricercatori che hanno approfondito un importante studio condotto dall’Oregon Healt & Science University. Nel corso della stessa, infatti, è stato annunciato come due primati non umani siano stati curati dalla forma di Hiv. Simile alla scimmia dopo che le stesse avevano subito un trapianto di cellule staminali. A pubblicare questo risultato ci ha pensato la rivista “Immunity“. Nella stessa è stato soffermato come i ricercatori rivelino che due circostanze devono coesistere affinché si verifichi una cura.

Nel documento viene spiegato anche come l’Hiv venga eliminato completamente dal corpo. Si tratta di notizie e dettagli molto importanti che aiutano nella cura anche delle persone. A cercare di fare chiarezza in merito ci ha pensato direttamente  il ricercatore principale dello studio, Jonah Sacha. Quest’ultimo ha il ruolo di professore presso il Centro di Ricerca sulle Primati Nazionali dell’OHSU e l’Istituto per la Vaccinazione e la Terapia Genica dell’OHSU. Nel corso dell’intervista ha affermato che cinque persone, che si sono sottoposte a questo test, hanno dimostrato che questa malattia può essere curata.

Hiv, la malattia può essere curata: il tutto arriva da uno studio sulle scimmie

Possibile cura per l’Hiv (Ansa Foto) Notizie.com

Lo stesso Sacha ha continuato dicendo: “Speriamo che le nostre scoperte contribuiscano a rendere questa cura attraverso un’unica iniezione invece di applicare un trapianto di cellule staminali“. Alcuni ricercatori hanno voluto curare i primati non umani dell’HIV. Tanto da utilizzare metodi simili, anche se questo studio si riferisce ad animali che per la prima volta sono sopravvissuti a lungo termine. Dopo quattro anni dal trapianto gli animali sono vivi. Per lo studio non ci sono dubbi: tutto merito delle cure dei veterinari dell’Oregon National Primate Research Center.

Il  professore di medicina a la School of Medicine dell’OHSU, Maziarz, ha affermato che questi risultati sono un’ottima notizia per questo campo. Non solo: le stesse tendono ad evidenziare il potere di poter collegare gli studi clinici sull’uomo “con gli esperimenti preclinici sui macachi per rispondere a domande che sarebbe quasi impossibile fare altrimenti, oltre a dimostrare un percorso verso la cura delle malattie umane“.

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