Il tribunale sportivo ha comunicato ufficialmente la sentenza: i due avrebbero tentato di aggiustare alcune gare di campionato
Partite aggiustate e squalifiche, ci risiamo. Il demone del calcioscommesse torna a colpire il mondo dello sport. Due giocatori della Serie B brasiliana, la L2 locale, sono stati condannati. La Corte Superiore di Giustizia Sportiva (STJD) nella notte tra lunedì e martedì ha pubblicato sul suo sito la sentenza che emette le prime condanne in un ampio scandalo di gare truccate.
Marcos Vinicius Alves Barreiro, conosciuto come Romario, 21 anni, centrocampista di Vila Nova, è stato bandito da ogni attività calcistica e multato di 25.000 real (4.648 euro). Gabriel Domingos, 22 anni, altro centrocampista del Vila Nova, è stato invece condannato a una sospensione di 720 giorni, oltre a una multa di 15.000 real (2.988 euro). Sono queste le prime due condanne arrivate in riferimento a questo caso di partite truccate delle prime due divisioni brasiliane. L’inchiesta aperta dalla Procura dello Stato di Goias riguarda al momento una quindicina di gare e una ventina di persone. Secondo quanto riportato dal portale brasiliano O Globo, nove giocatori della massima serie brasiliana sono stati perquisiti e soggetti a sequestri, tra cui Victor Ramos (Chapecoense), Eduardo Bauermann (Santos) e l’argentino Kevin Lomonaco (Bragantino).
Partite truccate, arrivano le condanne
Il caso è divampato lo scorso novembre dopo la denuncia del presidente del Vila Nova de Goias, Hugo Jorge Bravo, che ha rivelato che uno dei suoi giocatori, nello specifico Romario, si era accordato con gli scommettitori per tentare di aggiustare le partite, in particolare provocando dei rigori. Il calciatore aveva ricevuto un anticipo di 2.000 dollari (1.866 euro) da un intermediario di nome Bruno Moura.
Coinvolto nella vicenda anche il compagno di squadra Gabriel Domingos, accusato di aver ricevuto un anticipo di quasi 1.000 euro. I due giocatori, che non hanno potuto onorare l’accordo, avrebbero ricevuto minacce e sono stati licenziati dal Vila Nova dopo che il tentativo di combine è venuto alla luce. Un procuratore incaricato delle indagini, chiamate con il nome in codice “penalidade Maxima” (massima pena), ha avvertito che le venti persone coinvolte oggi potrebbero essere solo “la punta dell’iceberg”, dal momento che un’organizzazione criminale avrebbe avviato una vasta attività di corruzione nel calcio brasiliano, avvicinandosi in particolare ai giocatori di club modesti di L1 e L2, calciatori con redditi molto bassi e quindi considerati facilmente corruttibili, come poi è effettivamente accaduto.