La legale, esperta di diritto sportivo, ha commentato la sentenza dopo il patteggiamento del club bianconero in esclusiva a notizie.com
Alla fine è arrivata la sentenza per la Juventus in merito al secondo filone dell’inchiesta sportiva. Il club bianconero è stato punito con un’ammenda di 718.000 euro comminata dal Tribunale federale nazionale della Federcalcio. Una decisione che Francesca Auci, avvocato del DCF Sport Legal, specializzato in diritto sportivo, ha commentato in esclusiva a Notizie.com: “Non credo che si possa ritenere una sentenza corretta o non corretta a priori. Dipende tutto dai singoli punti di riferimento. Certo è che nel caso in questione il club può beneficiare di una semplice ammenda anziché di una penalizzazione che lo avrebbe compromesso. Tenuto conto delle condotte contestate si poteva immaginare una sanzione più severa“.
L’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli è l’unico che alla fine ha deciso di non patteggiare. Per questo motivo si presenterà al processo in programma il prossimo 15 giugno 2023: “Con il patteggiamento si beneficia di una sanzione definita e, in una ottica aziendale, questo è un aspetto che crea solidità. I soci, gli investitori, il mercato cercano rassicurazioni e scegliere di patteggiare può essere una decisione ‘conveniente’ da tanti punti di vista. Basti pensare che da questa mattina le azioni della società hanno registrato una crescita superiore al 5%. La Juventus ha sempre ritenuto di aver agito correttamente e quindi la scelta del presidente di proseguire il giudizio per cercare di confermare quanto affermato fino ad ora, può essere letta in una ottica di coerenza“.
Avv. Auci in esclusiva a Notizie.com
A seguire la dott.ssa Francesca Auci ha parlato della possibilità che questa sentenza crei un pericoloso precedente: “Direi che ciascuno dei gradi di giustizia sportiva, attinenti alle vicende di questa stagione riguardanti la Juventus, hanno offerto spunti di riflessione. Il patteggiamento, in quanto tale, non crea un vero e proprio precedente“.
Altra situazione particolare è che, in attesa del processo, fosse di fatto già stata resa nota la depenalizzazione di tutti i tesserati che avrebbero dovuto fare l’accordo con la Juventus: “Proprio con riguardo alla vicenda in esame si è letto molto e certamente qualcuno si è spinto con pronostici più favorevoli e altri meno. Solo con la contezza degli atti di indagine e delle difese della società si può essere più precisi. Le norme contestate non prevedono una sanzione specifica in caso di violazione, motivo per cui non vi erano ragioni specifiche per cui ritenere una sanzione diversa dall’ammenda e dalla squalifica”.
