Elezioni amministrative, lâex segretario del Partito Democratico Dario Franceschini ha rilasciato una intervista al quotidiano âLa Repubblicaâ
Dario Franceschini non cerca alibi in merito alla pesante sconfitta subita dal Partito Democratico e da tutto il centrosinistra in merito alle ultime elezioni amministrative. Le stesse che hanno visto trionfare, ancora una volta, il centrodestra. In una intervista rilasciata al quotidiano âLa Repubblicaâ lâex segretario dei dem fa notare che la sconfitta era âquasi certaâ, ma allo stesso tempo non riesce a capire questa atmosfera di sorpresa nei confronti della destra che ha trionfato in maniera netta e decisa. Tanto è vero che, nel suo, ha voluto spiegare anche come sono andate realmente le cose.
âUnâonda di destra riguarda tutta lâEuropa. Il secondo elemento è fisiologico, câè un effetto trascinamento quando si vota al primo anno di governo. Il terzo elemento è una maggioranza unita e una minoranza divisaâ. In queste ultime settimane si è parlato tanto di un âEffetto Schleinâ che, a dire il vero, non si è proprio visto. Su questo Franceschini precisa: âNessuno ha la bacchetta magica, nemmeno lei. Tutti i leader del Pd, me compreso, hanno subito dal primo giorno una azione di logoramento. Bisogna iniziare a preparare terreni comuni con i potenziali alleati. Il risultato di queste amministrative non possono diventare un alibi. Lasciamola lavorare liberaâ.
Sulla questione della coalizione fa chiarezza: âVeniamo da due legislature in cui i confini tra i poli si erano annacquati. Penso che piĂš una legislatura andrĂ avanti, piĂš evidente sarĂ il solco che divide maggioranza e opposizione in Parlamento. Il governo andrĂ avanti, abbiamo quattro anni a disposizione per ragionare fino in fondoâ. Lâobiettivo è quello di lavorare bene su due fronti: il primo è la salvaguardia del Pd mentre lâaltro la coalizione.
Sempre in riferimento alla Schlein: âLei ha fatto bene al partito, con le primarie ha cominciato a recuperare consensi dai tanti delusi di sinistra. Lasciamola lavorare in tranquillitĂ . Coalizione? Alle europee si vota con il proporzionale, ci sta che i singoli partiti lavorino sulla visibilitĂ . Anche a destra vedremo questoâ. In conclusione: âSi inizierĂ a votare quando il governo avrĂ quasi due anni di vita. Non basterĂ una operazione aritmetica, pero il risultato creerĂ un clima nel paese. Tutto dipenderĂ dagli elettori che dovranno prendere una chiara decisioneâ.