Docente tutor, è flop totale: le risposte dei diretti interessati

La reazione negativa della maggioranza degli insegnanti mette in dubbio l’efficacia e l’accettazione di questa nuova disposizione

Il ruolo del docente tutor nelle scuole sta suscitando molte perplessità e rifiuti da parte degli insegnanti. Questa figura, insieme al docente orientatore, sarà introdotta a partire dal prossimo anno scolastico 2023/2024 su iniziativa del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e migliorare l’orientamento degli studenti. Tuttavia, l’idea di non prevedere l’assunzione di personale specializzato, ma di coinvolgere i docenti titolari delle cattedre esistenti, non convince la maggior parte dei destinatari di questa disposizione.

Classe
Una classe di scuola vuota (Ansa) – Notizie.com

Un sondaggio condotto dalla rivista “La Tecnica della Scuola” su un campione di 1.500 lettori, quasi tutti insegnanti, ha rivelato che la maggioranza degli insegnanti ha scelto di non candidarsi come tutor. Le candidature per questa posizione volontaria devono essere comunicate dai presidi entro il 31 maggio, data che è stata prorogata rispetto alla scadenza iniziale del 2 maggio per favorire una maggiore partecipazione. E, secondo le risposte generali dei docenti, ben il 90% ha respinto l’offerta. La mancanza di chiarezza sulle mansioni e le funzioni del docente tutor è il principale motivo di questo rifiuto. Oltre il 45% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che questa figura “non rientra nelle funzioni del docente e non è prevista dal contratto“. Un terzo degli insegnanti ha motivato la propria indisponibilità a svolgere il ruolo di tutor, sostenendo che questa mansione dovrebbe essere affidata a professionisti esterni, come gli assistenti sociali, che hanno una formazione specifica.

Stipendio e mansioni

Tuttavia, la questione più critica riguarda la retribuzione dei docenti tutor. Secondo le ultime notizie, si prevede un aumento salariale variabile tra 2.850 euro e 4.750 euro lordi all’anno per l’impegno “mattutino”. Per coloro che scelgono di dedicarsi anche al tutoraggio nel pomeriggio, la retribuzione potrebbe arrivare a sfiorare gli 8.000 euro lordi. Nonostante queste cifre, i professori non sono affatto entusiasti. Alcuni insegnanti hanno definito questa remunerazione “un insulto, sostenendo che se dovessero ridurre le ore di insegnamento, preferirebbero fare lavori come le pulizie, che offrirebbero un salario superiore.

Insegnante
I docenti bocciano l’incarico di tutor – Notizie.com

Ma cosa faranno esattamente questi nuovi docenti tutor? Secondo quanto riportato dal sito Skuola.net, saranno attivi a partire dal prossimo settembre e avranno il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche negli ultimi tre anni delle scuole superiori. In termini assoluti, dovranno supportare circa 70.000 classi di scuole secondarie di secondo grado. In particolare, dovranno favorire la personalizzazione dell’istruzione, offrendo sostegno per il recupero degli studenti che hanno maggiori difficoltà e potenziando le competenze di quelli che hanno talenti particolari. Prima di iniziare il loro lavoro, i docenti selezionati dovranno seguire un periodo di formazione di 20 ore, verosimilmente prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

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