Un vero e proprio dramma quello che ha colpito il Paese, un giornalista è stato ucciso davanti alla sua abitazione con numerosi colpi di arma da fuoco: avviate le prime indagini
Una drammatica notizia sconvolge l’intero Paese. E non potrebbe essere altrimenti visto che riguarda l’uccisione di un giornalista radiofonico molto conosciuto ed apprezzato. Ci troviamo nelle Filippine, nelle ultime ore è stato assassinato Cresenciano Bunduquin. Quest’ultimo, 50 anni, è stato ucciso in maniera barbara davanti alla sua abitazione. Questo è quello che ha riportato la polizia. Gli agenti locali hanno avviato le prime indagini per cercare di capire chi abbia potuto fare tutto questo. Purtroppo non si tratta affatto del primo episodio che vede come protagonista un giornalista che viene ucciso.
Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che l’uomo sia stato avvicinato da uomini armati in motocicletta a Calapan City, nella provincia di Mindoro Orientale. Questo è quello che ha riferito il colonnello della polizia Samuel Delorino ai microfoni dell’AFP. Il giornalista è stato raggiunto da una serie di colpi che non gli hanno lasciato assolutamente scampo. Per il giornalista non c’è stato nulla da fare, il personale sanitario giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso della vittima.
Successivamente, però, il figlio di Bunduquin dopo aver visto morire il padre sotto i suoi occhi ha immediatamente agito. Ovvero prendendo la sua auto e iniziando a seguire gli aggressori. Uno di loro sarebbe stato investito dal figlio dell’uomo ed ucciso. Un attacco che è avvenuto poco prima dell’alba. L’altro aggressore che ha fatto fuoco sarebbe scappato via facendo perdere le proprie tracce. Questo è quello che ha aggiunto il colonnello della polizia. In questo momento sono state avviate le prime ricerche sull’altro aggressore di cui non si hanno ancora notizie.
Il giornalista ucciso, a quanto pare, negli ultimi giorni aveva effettuato più di una denuncia. Quella che riguardava una importante fuoriuscita di petrolio che aveva colpito la provincia. Non solo: aveva detto la sua anche sul gioco d’azzardo illegale che stava continuando a diffondersi in tutto il Paese. Ne aveva anche per la politica. Nell’ultimo periodo le minacce nei suoi confronti si erano intensificate sempre di più. Ne aveva anche parlato con i suoi parenti, ma senza mai andare oltre.