A suo giudizio la formazione sarebbe più estesa e variegata rispetto a quello che viene comunemente definito come Terzo Polo
Nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera, Letizia Moratti ha descritto la riunione che si è svolta lunedì 29 maggio a Milano come una rappresentanza molto ampia, che coinvolge importanti formazioni civiche, movimenti e partiti di ispirazione popolare, liberale e riformista. Lo ha fatto sottolineando che questo schieramento è più esteso e variegato rispetto a quanto comunemente definito come Terzo polo o centro politico.
L’obiettivo principale è la partecipazione alle elezioni europee e Letizia Moratti ha dichiarato che il suo riferimento rimane l’area dei popolari europei, con il fine di creare una rete di alleanze che permetta a ciascun partito o movimento di mantenere la propria identità, ma di presentarsi uniti alle elezioni europee. Ha parlato poi di uno scambio di idee e condivisione anche con Carlo Calenda, il quale non era presente fisicamente ma è stato in contatto. Per Azione, c’era Mariastella Gelmini in qualità di rappresentante. Moratti ha inoltre menzionato Matteo Renzi e ha sottolineato che l’ex leader del Partito Democratico è d’accordo nel voler aprire a una formazione politica decisamente più ampia rispetto al Terzo polo.
Le parole di Letizia Moratti al Corriere della Sera
La riunione a Milano ha coinvolto rappresentanti di partiti, liste, movimenti, federazioni, fondazioni, associazioni e personalità radicate sul territorio. Questo grande novero di partecipanti dimostra la volontà di costruire una rete di alleanze inclusiva e rappresentativa. L’idea alla base è quella di unire forze e competenze per affrontare le sfide europee in modo più efficace. Le elezioni europee d’altronde rappresentano uno dei principali obiettivi di questa coalizione. L’Unione Europea è chiaramente un attore chiave nella politica e nell’economia globale, pertanto il programma è di presentarsi uniti alle elezioni europee per promuovere gli interessi comuni dell’Italia.
Le alleanze politiche non sono certo un fenomeno raro nella politica italiana e rappresentano un modo per raggiungere un consenso più ampio e costruire una base di supporto solida. La formazione di un gruppo che abbracci diverse ideologie e sensibilità politiche può favorire una maggiore rappresentatività e inclusività nel panorama politico italiano. Tuttavia, come è normale che sia, la sfida per queste alleanze sarà quella di bilanciare le diverse prospettive e interessi dei vari partiti e movimenti coinvolti. La volontà di Moratti di creare un’area politica più ampia del Terzo polo riflette anche l’evoluzione del panorama politico italiano, dove le vecchie divisioni ideologiche sembrano meno rilevanti rispetto alla necessità di affrontare le sfide attuali in modo congiunto.