Matteo Renzi non ci sta ed invita il governo a fare chiarezza in merito alla vicenda che alcuni politici e giornalisti potrebbero essere spiati. Lo ha fatto capire, chiaro e tondo, in una intervista alla âRepubblicaâ. Il numero uno di âItalia Vivaâ ha fatto capire che si tratta di una vicenda molto grave visto che in gioco câè la tenuta democratica del nostro Paese. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: âIn quel libro câè scritta una cosa molto chiara che mette il Governo e lâAutoritĂ delegata, Alfredo Mantovano, davanti a due sole strade possibili: dire che è stata scritta una bugia oppure spiegando al Copasir cosa è successoâ.
Nel corso dellâintervista afferma di aver finito di leggere il libro âI potenti al tempo di Giorgiaâ scritto dal giornalista Paolo Madron e Luigi Bisignani. Questi ultimi si soffermano su una inchiesta da parte della Procura di Roma: âPrima di arrivare a Palazzo Chigi, pare avessero detto a Giorgia Meloni che esistevano forme di controllo telematico di vari personaggi. Si parlava di oltre 400 utenze captate. Si parla di intercettazioni preventive. Un lavoro che lâintelligence può fare in assenza di unâinchiesta giudiziariaâ.
Il direttore del quotidiano âIl Riformistaâ appare molto preoccupato da questa situazione: âQuello che scrive Bisignani è molto chiaro. Ovvero che ci sono giornalisti o politici intercettati dai servizi segreti. Data lâautorizzazione iniziale della Corte si procede a strascico, si arriva a intercettare giornalisti e politiciâ. Una preoccupazione non da poco visto che si potrebbe capire quello che succede nelle redazioni o anche nei palazzi della politica. Nel caso in cui tutto questo dovesse essere confermato per lâex premier non ci sono dubbi: âCi troveremmo dinanzi ad una gravitĂ inauditaâ.
Anche se, câè da precisare, che quelle di Madron e Bisignani sono delle allusioni. Di certezze, infatti, nemmeno lâombra: âNon ce lâho col governo Meloni. Non voglio fare alcun tipo di polemica. Non è neanche un problema di intelligence. Stimo Mantovano. Non metto in discussione il diritto del governo di fare le nomine. Nel caso in cui dovessero essere intercettati giornalisti e politici sarebbero minate le basi della democraziaâ. In conclusione lancia un appello al Governo: âSpero in una smentita da parte loroâ.